Bruxelles benedice la cessione di Avio

Secondo i tecnici di Bruxelles, infatti, «l'operazione non pone alcuna preoccupazione" soprattutto per quanto riguarda gli ambiti nei quali ne è stato analizzato il profilo, ovvero il rispetto della concorrenza. Di fatto, la Commissione sancisce che «non c'è sovrapposizione tra le attività" delle imprese coinvolte. La «benedizione" europea, insomma, mette la parola fine all'accordo che riguarda l'intera cessione: «Carlyle - spiega la nota stilata dai tecnici di Bruxelles - controllerà il 70 per cento del capitale di Avio, e Finmeccanica il restante 30". Ma il controllo sull'azienda verrà esercitato «congiuntamente", nonostante la differenza di pacchetto azionario. E il gruppo italiano avrà ìdiritti di veto sulle principali decisioni strategiche della società". Si conclude positivamente, insomma, per la casa automobilistica torinese, un'avventura iniziata fin dallo scorso luglio, quando la Fiat aveva annunciato l'intenzione di vendere la controllata Fiat Avio alla cordata formata dal colosso statunitense e dall'italiana Finmeccanica.