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Adiconsum: rincari autunnali fino al 20%

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Patente a punti, il ministro dei Trasporti Lunardi smentisce gli aumenti per 4 miliardi

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È l'appello che lancia Paolo Landi dell'Adiconsum. «Per l'autunno sicuramente il settore a maggior rischio è quello alimentare» sostiene Landi. Il pericolo rincari è dovuto sicuramente alla siccità, ma soprattutto è una conseguenza del rincaro dei trasporti, con gli aumenti delle tariffe delle ferrovie e delle autostrade. Difficile fare stime, ma gli aumenti incideranno per il 15-20%». L'Intesa dei Consumatori in occasione dello sciopero della spesa proclamato per il 16 settembre contro i continui rincari, presenteranno una contro-Finanziaria. Queste le richieste: vendere le quote pubbliche di Enel e Eni, destinandone i ricavi a bonus per il rilancio dei consumi, ridistribuire le risorse a favore di pensioni e salari decurtati del 15% in sette anni, bloccare gli aumenti di tariffe e servizi bancari, e portare il tasso di inflazione programmata al 2,7%, cioè in linea con quello reale. Secondo l'Adusbefr bisogna «proseguire sulla strada delle liberalizzazioni, dismettendo le quote di Enel e Eni in mano dello Stato». Il ricavato, che secondo i consumatori si aggirerebbe sui 20 miliardi di euro, dovrebbe poi essere ridistribuito con bonus da 1.000-1.500 euro a favore dei consumi. Intanto continua la polemica sugli effetti della patente a punti. «Costo 4 miliardi? Sono sbalordito» Così il ministro delle Infrastrutture Lunardi commenta i calcoli diffusi dalle associazioni dei consumatori sulle ripercussioni dell'introduzione della patente a punti. Una cifra, dice, «che non risponde ad alcuna logica nè ad alcuna misurabile motivazione». «La perdita di vite umane o l' esplosione annuale di invalidi civili causati dall' incidentalità stradale ha invece costi misurabili ed effetti documentabili» afferma Lunardi contestando che il nuovo codice della strada sia «una stangata».

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