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Cartasì condannata a pagare 500.000 euro

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La società ha detto di essersi già messa in regola. Per via Nazionale nessun effetto sui prezzi ai clienti

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E' stata punita l'iniziativa della società, che aveva avviato alcune procedure, nei confronti delle banche aderenti, considerate ìlesive della concorrenza". Nell'istruttoria si legge di «un'intesa orizzontale consistente in uno scambio di informazioni", con lo scopo di coordinare i ìcomportamenti concorrenziali delle banche aderenti relativo alla definizione dei prezzi praticati agli esercenti convenzionati". Incremento del numero degli operatori e dei volumi negoziati, l'andamento flettente dei prezzi, e il rilevante ridimensionamento del primo concorrente erano state le cause della «configurazione concorrenziale". CartaSì aveva creato, in pratica, all'interno della proprio struttura societaria, dei Comitati banche. Il primo era il Comitato marketing-commerciale, che si occupava della politica delle commissioni e dei compensi della banche del circuito. Il secondo Comitato, denominato tecnico- organizzativo, gestiva prevalentemente problemi operativi e flussi informativi. L'esito dell'istruttoria ha sanzionato «comportamenti pregressi e ormai modificati", secondo quanto comunicato dalla stessa CartaSì: significa che l'infrazione è stata commessa nel passato e che, allo stato attuale, la società ha provveduto ad abolire l'iniziativa oggetto di sanzione. Tuttavia, Bankitalia ha ritenuto che «la condotta di CartaSì non abbia prodotto effetti concreti sui prezzi applicati alla clientela finale".

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