Residenti all'estero, si cambia
Saranno creati poli regionali per le convenzioni internazionali
Attualmente, nella liquidazione delle pensioni per i residenti all'estero, coesistono due differenti modalità di lavoro: un'unica struttura territoriale ha in carico la gestione dei residenti all'estero provenienti dalla propria regione, indipendentemente dallo stato in cui risiedono; una struttura, a livello nazionale, ha in gestione il trattamento delle pratiche relative ai residenti in uno stato estero, indipendentemente dalle regioni di provenienza. La particolarità degli utenti complica un po' la gestione, in quanto per i residenti all'estero la delocalizzazione degli uffici sull'intero territorio nazionale non rappresenta un vantaggio, mentre per quelli residenti in Italia è indubbiamente molto più comodo avere l'ufficio che gestisce la propria pratica nei pressi della propria abitazione. Da qui l'avvio del nuovo assetto, che vedrà la realizzazione di poli regionali ad alta specializzazione per quanto riguarda le singole convenzioni internazionali, dal momento che ogni polo avrà la responsabilità di un singolo paese estero (dove più alta è la presenza di utenti) o di un numero limitato di paesi. I poli territoriali (che vediamo nella tabella allegata) potranno, inoltre, svolgere funzioni di consulenza e di supporto alla normale rete decentrata delle prestazioni nazionali o in regime internazionali per i residenti in Italia. La relazione Regione/Paese estero è stata definita sulla base di parametri oggettivi come i flussi migratori dalla regione verso il paese abbinato, la presenza di affinità linguistiche o di vicinanza e la mole dei dati da trattare. Sarà così facilitata l'acquisizione di esperienze specifiche sulla convenzione con lo Stato estero e di conoscenze più approfondite della legislazione interna di tale paese, con un sicuro miglioramento della qualità del lavoro svolto. I nuovi poli territoriali avranno la competenza esclusiva sulle pratiche trasmesse dagli organismi esteri a partire dal mese di ottobre 2003, mentre restano ancora a carico delle sedi tutte le domande trasmesse precedentemente, e riguarderà tutte le nuove domande di pensione sia dirette sia indirette, di residenti all'estero che chiedono il pagamento diretto o tramite delega in Italia: da quest'anno, infatti, è possibile scegliere un qualsiasi ufficio pagatore, postale o bancario, indipendentemente dalla provincia di residenza.