Effetto Arpe su Capitalia che sale in borsa
Il mercato dà fiducia al nuovo amministratore delegato del gruppo bancario: il titolo guadagna 1,48%
Cali superiori al punto percentuale si sono visti a Parigi (-1,51%), Francoforte (-1,08%), Madrid (-1,11%) e Amsterdam (-1,27%), mentre non sono andate granchè meglio Londra (-0,44%), Milano (-0,77%), Stoccolma (-0,52% e Zurigo (-0,49%). Sulla piazza milanese Capitalia ha realizzato (+1,48%). Il titolo nel Mib30 già nel primo pomeriggio superava per volumi l'intero quantitativo medio girnaliero dell'ultimo mese. Si è parlato così di «effetto Arpe», all'indomani della nomina ad amministratore delegato del finanziere considerato come un enfant prodige del settore. Gli investitori in sostanza, ritengono che il nuovo manager sarà capace di portare in alto le sorti dell'istituto romano. Sempre nei bancari, recupero nel finale per Intesa (+0,03%), mentre le vendite hanno colpito SanPaolo-Imi (-1,10%) e Unicredit (-0,8%), che ha smentito ipotesi di aggregazione con Ras (-1,37%). Tra gli assicurativi, perde quota Generali (-1,85% a 19,964). Tra gli energetici, Enel in rialzo dello 0,56%, giù Eni (-0,76%). Giù dell'1,89% Telecom, in attesa della diffusione dei dati, prevista per lunedì prossimo. Mentre tra i tecnologici, Stm ha perso un nuovo 2,54%. Giù Fiat (-0,72%), mentre si è chiuso con sottoscrizioni al 97,4% l'aumento di capitale Ifi (-2,45% ). Nella tabella la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente: - Londra -0,44% - Parigi -1,51% - Francoforte (in corso) -1,08% - Milano -0,77% - Madrid -1,11% - Amsterdam -1,27% - Stoccolma -0,52% - Zurigo -0,49% Nel complesso delle piazze europee, i mercati si sono lasciati influenzare, da diversi spunti deprimenti, e in diversi casi incentrati sui timori dell'impatto del dollaro sui bilanci societari.