La squadra di Arpe conquista Capitalia
Ratificata ieri la nomina del nuovo ad del gruppo bancario. Spunta Toti nel patto di sindacato
Arpe, un manager cresciuto alla scuola tecnica e con il rigore calvinista della vecchia Mediobanca (e proprio lì da pochi giorni è tornato come consigliere di amministrazione, è entrato in comitato esecutivo dove oltre a Geronzi siedono i consiglieri Francesco Arietti, Antonio Nottola e Alberto Rossetti. Già ieri è stata definita la nuova squadra dell'amministratore delegato: Carmine Lamanda direttore generale, Alberto Giordano e Fabio Gallia (torinese, portato proprio da Arpe in Capitalia) condirettori generali. All'amministratore delegato è stato tra l'altro attribuito il potere di sovrintendere alla concessione e gestione del credito nonchè la presidenza dei comitati operativi di Capitalia (comitato di direzione, crediti, spese, rischi e alm) e al direttore generale è stata affidata la responsabilità del coordinamento delle strutture di linea. Altre modifiche organizzative hanno riguardato l'area organizzazione e sistemi a diretto riporto del direttore generale e la linea finanza, cui è stata ricondotta la responsabilità di coordinamento delle reti distributive e conseguentemente rinominata Linea Finanza, Prodotti e Canali. Non se ne è ancora parlato in consiglio, ma per Capitalia si sta anche formando il nuovo patto di sindacato, atteso per setembre. E fra le novità di queste ore è emerso un possibile nuovo ingresso. Quello dell'imprenditore romano Pierluigi Toti, che avrebbe già dato la propria disponibilità in tal senso a Geronzi. Tra i nomi certi o dati per probabili che entreranno nel Patto di sindacato figurano quelli di Roberto Colaninno e della Pirelli. Abn Amro e Toro facevano parte del vecchio patto di sindacato. L'istituto olandese potrebbe arrotondare al rialzo la propria quota, attualmente intorno al 6,6%, mentre la De Agostini, nuovo azionista della compagnia assicuratrice torinese ha già annunciato che entrerà nel nuovo Patto con il 2%. La Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, che ha una quota di poco superiore al 7%, pensa di ridurla al 5%. Toti, 54 anni, è alla testa del gruppo Lamaro, che opera nel campo immobiliare, nell'attività alberghiera e nella gestione di alcuni centri commerciali. Il gruppo ha circa 350 dipendenti e un fatturato 2001 di 125 milioni di euro. La famiglia Toti controlla anche la Virtus Roma (il fratello di Pierluigi, Claudio, è il presidente), la squadra di pallacanestro della Capitale. Proprio ieri, a proposito del patto di sindacato, sono usciti allo scoperto anche i libici della Lafb. «Studieremo la possibilità di entrare nel patto», ha detto Amhed Menesi, rappresentante della Lybian Arab Foreign Bank nel board di Capitalia.