Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

L'inflazione a luglio resta ferma al 2,6%

default_image

Sollievo di Confcommercio: «Smentito l'allarmismo sui prezzi». Adiconsum: «Dati fasulli»

  • a
  • a
  • a

Ma, nonostante la frenata, evidente in tutto il comparto alimentazione, gli effetti della siccità sui prezzi di frutta e verdura già si sono fatti sentire. A mantenere elevato il costo della vita contribuiscono anche le vacanze, con un rialzo della voce alberghi e turismo, con impennate dei camping (fino al 15%), ma anche dei viaggi in aereo, che nel capoluogo partenopeo hanno registrato un'impennata del 7,7%. Tra le altre voci in aumento, da segnalare, in generale quella degli affitti e dei trasporti, con aumenti tra lo 0,4% e lo 0,5%. Sul fronte dei maggior rincari da segnalare i voli aerei, sopratutto intercontinentali, che nel caso di Trieste e Milano, registrano anche incrementi del 20%. E, ancora, gli spostamenti in vagone letto (+2,6% a Trieste). La voce trasporti risente anche dell'incremento dei prezzi dei carburanti che nell'ultimo mese hanno ripreso a crescere in seguito alla ripresa delle quotazioni del petrolio, nonché dell'acquisto delle automobili. A contenere l'andamento del costo della vita a luglio ha inciso invece l'istruzione che in alcune città, come Milano, vede la relativa voce mensile rimanere ferma, così come le comunicazioni (-2,7% il dato annuo). Nel capoluogo lombardo invariata è la voce alimentari che su base annua si attesta sullo stesso dato generale dell'inflazione (2,6%) anche se con un andamento molto diverso tra i vari beni che la compongono: incrementi infatti per i limoni (+1,6%), le seppie nere (+10,4%) e gli ortaggi (+0,7%) mentre forti cali si registrano per cefali (-26,8%), sgombri (-26,1) e scampi (-12,3%). I dati delle città campione fanno tirare un sospiro di sollievo alla Confcommercio: «Smentito l'allarmismo sui prezzi lanciato da più parti negli ultimi giorni e sostanziale stabilità, su base annua, del tasso d'inflazione». La pensa così anche l'altra grande associazione dei commercianti, la Confesercenti, che comunque sottolinea il «rientro più lento delle attese». «Ancora una volta un'inflazione fasulla, bugiarda». È invece il commento di Elio Lanutti dell'Adiconsum. I prezzi, secondo Lanutti, «aumentano ma l'inflazione resta inchiodata al 2,6%. Anche la recente indagine della Camera di Commercio di Milano ha fotografato una realtà non più occultabile, ossia che l'Italia è ai vertici europei delle classifiche dei rincari, dopo Irlanda, Portogallo e Grecia». Realtà, ha aggiunto, «che continua ad essere negata dall'Istat e dai ministri economici».

Dai blog