Il sostegno delle banche per le opere strategiche
Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Pietro Lunardi, in un'intervista al Sole24ore fa il punto della situazione sulle grandi opere, partendo da quelle 24 che - nella lista dei 91 interventi contenuti nel programma di infrastrutture e trasporti allegato al Dpef - dovranno essere «effettivamente realizzate». Ma ancor prima del 2004, i sei mesi che si preparano da ora saranno preziosi: «Il semestre italiano - afferma il ministro - può darci un'ulteriore spinta per recuperare i ritardi del passato». Lunardi si attende «dal coinvolgimento delle banche e dei privati la copertura del 25% dei 31 miliardi necessari» e sottolinea: «Banche e privati sono rimasti a guardare alla finestra, mentre autostrade ha pronti 8,3 miliardi di investimenti bloccati per il nodo delle tariffe. Ma sono convinto che nel momento in cui la macchina si metterà in moto faranno la loro parte». Quanto al Ponte sullo stretto di Messina non è stato inserito tra i 91 interventi del Dpef «perchè si autofinanzia», spiega Lunardi. «Lo porteremo al Cipe il prossimo 8 agosto - annuncia il ministro - Poi si potrà bandire la gara per il general contractor per aprire i cantieri nel 2005 e chiuderli nel 2011». È da escludere, poi, che esista una competizione tra i due corridoi a nord e a sud delle Alpi, che secondo il ministro sono «complementari», perché «uno serve i mercati settentrionali e uno quelli centro-meridionali». «Il corridoio 5 assorbirà il 36% del traffico europeo. Con il governo francese c'è solo un margine di qualche anno che ci divide sul limite massimo per l'avvio dell'opera, che per noi è il 2015 e per i francesi è il 2017». Ma va anche detto che la tratta in territorio francese è anche più costosa rispetto alla nostra «ma - sottolinea il ministro - lo stesso premier Raffarin ha confermato al presidente Berlusconi che si tratta di un'opera prioritaria».