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Negativi quasi tutti i bancari: il calo più vistoso è quello di Banca Antonveneta che cede il 3,07%

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Indici poco mossi a Piazza Affari. Fra le blue chip bene Mediaset, che guadagna l'1,56% sull'onda dell'approvazione della legge Gasparri Lingotto sotto pressione perde l'1,43%

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Londra ha guadagnato lo 0,88%, mentre un +0,38% è stato il finale di Parigi, con Francoforte in progresso dell'1,00% (a due ore dalla chiusura). Madrid è avanzata dello 0,55%, e dello 0,31% è stato il rialzo a Milano. Bene anche Amsterdam (+0,91%), mentre solo Stoccolma (-0,32%) e Zurigo (-0,16%) non sono riuscite ad invertire per tempo la rotta. Oltre l'Atlantico, a dar fiato ai tecnologici sono stati i risultati positivi di Texas Instruments. La tedesca Infineon ha annunciato risultati superiori alle attese a livello trimestrale. Il titolo si è portato a fine giornata in calo dello 0,03%, dando la spinta all'olandese Asml (+6,5%). Il gruppo italo-francese Stm ha guadagnato invece a Piazza Affari il 2,14%. A deprimere il comparto assicurativo del Vecchio Continente, sino alla rimonta nel finale, era intervenuta l'antitrust tedesca, nel cui mirino sono finite sette società, con l'accusa di cartello. Tra queste Allianz segnava in serata un +0,32%, Munich Re un +0,17% e la francese Axa ha chiuso in calo dello 0,35%. Nel comparto dei cavi, bene la francese Nexans (+2,6%), partecipata da Alcatel (+1,16%), dopo perdite nel semestre inferiori al previsto e l'annuncio di una possibile offerta per un'unità della Alstom (-2,73%), nel caso in cui l'offerta già avanzata dalla società pubblica Areva venisse respinta dal gruppo di ingegneria in difficoltà. Bene il comparto turismo. La tedesca Tui (+3%), ha annunciato un accordo commerciale con il gruppo alberghiero francese Accor (+2,2%), in una mossa destinata a creare concorrenza in casa al rivale Club Med (-2,46%). Bene nel settore retail il colosso tedesco Metro (+4,4%) dopo che Merrill Lynch ha rivisto al rialzo le attese sui titoli. Tra i colossi dell'acciaio, in frenata del 3,3% Arcelor. In Germania ThyssenKrupp ha ceduto l'1,3%, mentre Norddeutsche Affinerie si è portata in frenata del 2,4%. A Milano, ancora sotto pressione il titolo del Lingotto che ha perso l'1,43% e i diritti relativi all'aumento (oggi era l'ultimo giorno di trattazione), in calo del 32,53%. Ifi ha guadagnato lo 0,35% a 5,5 euro, Ifil ordinarie hanno perso lo 0,65%, mentre la versione risparmio si è stabilizzata (+0,06%). Tra i bancari, scivolone di Antonveneta (-3,07%), dopo il probabile slittamento a settembre della presentazione del piano industriale. Debole Unicredit (-0,37%), cedenti Intesa (-0,60%), Capitalia (-0,18%), San Paolo Imi (-0,24%). In rialzo Generali (+0,30%). Tra gli editoriali in evidenza Mediaset (+1,56%), mentre nel comparto energia, Enel guadagna l'1,05%. Bene anche Edison (+0,87%) ed Eni (+0,60%). Nella tabella la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente: - Londra +0,88% - Parigi +0,38% - Francoforte (in corso) +1,00% - Milano +0,31% - Madrid +0,55% - Amsterdam +0,91% - Stoccolma -0,32% - Zurigo -0,16%.

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