CONTINUA a crescere, anche se a ritmi più lenti, il numero delle imprese in Italia: sono 38.

Il tasso di crescita del periodo si è però assestato a 0,79%, in leggero calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le iscrizioni sono state 87.937, a fronte di 49.810 cessazioni. A far da traino il settore informatico (+1,49%) e quello delle costruzioni (1,40%), ma quasi tutti i settori hanno registrato un saldo positivo. Al di sopra della media nazionale anche la performance di albergi e ristoranti (+1,01%), mentre segnano il passo il commercio (+ 0,60%), le attività manifatturiere (+0,34%) e i trasporti (+0,58%). Il Mezzogiorno perde il primato della crescita (+0,72%), mentre riguadagna la leadership il Nord-Est (+0,87%). In termini assoluti le imprese nel Sud sono aumentate di 10.738 unità, con una crescita percentuale inferiore alla media nazionale, invertendo un trend che durava dal terzo trimestre 2000. Nel nord-est il saldo è stato attivo per 8.184 imprese, mentre nel centro per 8.414. Il miglior risultato in termini assoluti lo ha registrato il nord-ovest (10.791 unità). Dal punto di vista della forma giuridica crescono più le ditte individuali rispetto alle società. Le prime hanno determinato il 45% dell'incremento complessivo dello stock, mentre quelle costituite in forma societaria hanno prodotto il restante 55%.