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Eti, secondo Bernabè Bat porterà vantaggi

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Da questo punto dà più garanzie una multinazionale che opera nel settore». Lo dichiara, in una intervista Franco Bernabè, partner di British american tobacco, che si è aggiudicata l'Eti. L'asta, secondo Bernabè, è stata gestita in modo efficace dal ministero dell'Economia ed è stata «in linea con la tradizione degli ultimi 10 anni di privatizzazioni». «Mi sembra che finora le aziende pubbliche italiane sono state vendute bene e hanno prosperato», spiega il manager, che sottolinea anche come Bat abbia «lavorato su questo progetto per due anni». Nei due anni in cui ha lavorato su questo progetto, spiega Bernabè a Il Sole 24 Ore, Bat «ha potuto apprezzare le potenzialità dell'Eti in base alle quali ha definito un piano strategico di consolidamento e di espansione che porterà benefici a tutti gli operatori del settore, a partire dai tabacchicoltori, che non potevano che essere danneggiati dall'erosione delle quote di mercato che Eti stava subendo». «La stabilizzazione di quelle quote negli ultimi tre anni, grazie al lavoro del management di Eti, e la vittoria di Bat, che è un grande acquirente di tabacco in Italia -afferma il manager- non potrà che portare vantaggi per i tabacchicoltori». «L'investimento per Bat -aggiunge l'ex ad di Telecom- si giustifica con le sinergie possibili e con la possibilità di recuperare quote di mercato attraverso politiche di marketing e potenziamento dei marchi». Nei giorni scorsi, dopo l'acquisto di Eti da parte di Bat, il presidente di Confagricoltura Augusto Bocchini aveva fra l'altro ricordato che il risolutivo esito dell'asta non deve «distogliere l'attenzione del ministero del Tesoro, e di tutto il Governo, dal problema di tutelare l'occupazione assicurata dalla filiera del tabacco italiano che dà lavoro a 110.000 occupati a tempo pieno, di cui ben 17.650 nel versante produttivo agricolo».

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