L' EURO ieri ha toccato quota 1,1257 dollari, a conclusione di un rally avviato nel pomeriggio, dopo ...
La giornata è stata sostanzialmente tranquilla, condizionata nel pomeriggio (ora europea) dalla seduta di Borsa non troppo brillante a Wall Street. Il mercato sembra a questo punto voler puntare con decisione sul dollaro, una prospettiva che però viene vanificata ogni qual volta arrivano dati congiunturali dagli Usa poco significativi o cali del mercato azionario statunitense. Sul biglietto verde torna infatti a pesare il dubbio che l'accelerazione dell'economia statunitense nei prossimi mesi possa non essere sufficiente ad attirare capitali stranieri. La moneta unica europea si è spinta così fino a un massimo di seduta di 1,1218 dollari da un minimo 1,1116, che rappresenta il livello più basso dal 30 aprile scorso, interrompendo l'onda al ribasso seguita ieri alla testimonianza del presidente della Fed Alan Greenspan. L'ottimismo del governatore della Fed sulla ripresa dell'economia americana, si è accompagnato infatti al crollo dei prezzi sul mercato obbligazionario Usa (per titoli a 10 anni) con la conseguenza di rendimenti più appetibili. Oggi però a raffreddare gli entusiasmi sono stati gli indicatori economici Usa che sebbene di segno positivo, si sono rivelati ancora troppo deboli per suffragare le aspettative di una rapida crescita dell'economia americana.