Cantieristica, Lunardi punta i piedi e contesta Monti sugli aiuti europei
La proposta è stata anticipata dal ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi all'assemblea degli armatori dell'Assonave. «Abbiamo proposto, alla voce "trasporti marittimi" che il Dpef sottolinei - ha detto Lunardi - che nel quadro di una politica volta alla riqualificazione della flotta (con l'obiettivo di incrementare la sicurezza della navigazione e la tutela dell'ambiente marino) si dovrà prestare un'attenzione particolare alla qualità della costruzione navale con politiche di sostegno al settore navalmeccanico e a ricerca e sviluppo in campo marittimo». Lunardi ha poi aggiunto di essersi adoperato affinché nel quadro degli interventi a favore della demolizione navale, il Dpef contenga un preciso accenno alle problematiche del rinnovo della flotta «al fine di anticipare i temi e i finanziamenti da far figurare nella prossima legge finanziaria». Il ministro delle Infrastrutture si è poi detto «preoccupato e perplesso» per l'iniziativa dell'Antitrust europeo di dar vita a una disciplina degli aiuti di stato alla costruzione navale che dovrebbe regolamentare la materia «affidando esclusivamente all'esecutivo comunitario ogni potere in merito. L'iniziativa - ha detto Lunardi - incrina ogni forma di dibattito tra gli stati membri sulle azioni da intraprendere per assicurarne la competitività». A fronte di ciò Lunardi ha annunciato una lettera, d'intesa con il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano, che verrà consegnata al commissario per la Concorrenza Monti per esprimere «l'insoddisfazione del governo italiano nei confronti delle proposte presentate con l'invito a voler soprassedere all'azione intrapresa, onde consentire un serio dibattito in sede di consiglio sulle sorti di un'industria così importante per l'Europa». Infine, sempre in tema europeo, il ministro Lunardi ha sottolineato i risultati del lavoro del Consiglio informale dei ministri dei trasporti che si è tenuto la settimana scorsa a Napoli.