Le parole di Schroeder fanno precipitare l'euro
Le preoccupazioni del Cancelliere per le ricadute di super-euro sull'export europeo, e quindi sulla crescita economica dell'area, suonano come invito indiretto alla Banca centrale europea ad intervenire per ridurre la forza della valuta. «Io ritengo che le persone giudiziose alla Banca centrale europea ogni giorno discutano se fanno abbastanza per ciò che concerne il rapporto di cambio euro-dollaro, al fine di mantenere le capacità di concorrenza delle esportazioni europee», ha detto Schroeder in un'intervista al quotidiano Financial Times Deutschland. Tanto è bastato ad appesantire la moneta unica europea scivolata fino a un minimo di 1,1275 dollari (massimo 1,1388), dopo essersi lanciata l'altro ieri verso quota 1,14. L'euro che ora viaggia attorno a 1,1300 dollari (1,1387 degli ultimi scambi di ieri) riduce così al 7,7% il guadagno totalizzato sul biglietto verde dall'inizio dell'anno e scende a quota 133 sullo yen,(da 133,90) a ridosso dei minimi toccati a metà del maggio scorso. La valuta europea sconta anche l'ennesima cattiva notizia sulla congiuntura di Eurolandia. La produzione industriale francese risulta in flessione a maggio segnando una contrazione per il terzo mese consecutivo. Un dato che riflette del resto le indicazioni poco incoraggianti arrivate i dal presidente della Bce, Duisenberg, che ha parlato di ripresa economica «molto graduale» e di «consistenti rischi al ribasso».