Debito dello Stato in corsa inarrestabile tocca i 1.387 miliardi
387.592milioni di euro (+0,4%); in aumento anche le entrate tributarie di cassa, che nei primi cinque mesi dell'anno sono ammontate a 108.418 milioni. Questo dato, però, non comprende altri 6 miliardi di euro che sono stati incassati a maggio, ma non ancora contabilizzati: sommandoli, l'aumento degli incassi sarebbe del 35,6%. E' quanto emerge dal periodico bollettino di Bankitalia. Debito. Rispetto a marzo, il debito delle amministrazioni pubbliche è salito di 5.678 milioni, mentre da aprile 2002 è cresciuto di 5.651 milioni: in entrambi i casi l'incremento percentuale è dello 0,4% circa. Il debito delle amministrazioni centrali ammonta a 1.340.405 milioni (1.334.858 milioni in marzo e 1.339.244 un anno prima), quello delle amministrazioni locali a 47.062 milioni (46.908 milioni in marzo e 42.478 un anno prima). Tasse. Nei primi cinque mesi dell'anno le entrate tributarie di cassa sono aumentate del 3%, +3.232 milioni, passando dai 105.187 milioni di euro del 2002 ai 108.418 milioni di quest'anno. Questa cifra, però, non comprende 6.000 milioni di euro che sono stati incassati a maggio ma non ancora contabilizzati: se si trattasse di sole entrate fiscali (e non anche di gettito contributivo) l'aumento degli incassi tributari da gennaio a maggio sarebbe del 9%. Il dato è particolarmente importante, perché il 20 maggio scadevano i termini per aderire ai condoni, che poi sono stati prorogati fino a ottobre. A maggio del 2002 le entrate tributarie erano state pari a 22.625 milioni di euro, contro i 24.680 milioni di quest'anno. Sono però rimasti da contabilizzare altri 6.004 milioni di euro, di entrate incassate ma non ancora ripartite fra tributi e contributi. La variazione - che senza considerare le giacenze non contabilizzate è del 9% - sale invece al 35,6% considerando anche le entrate incassate ma non ancora contabilizzate. I dati sulle entrate tributarie diffusi dal ministero dell'Economia «restituiscono serenita». Il sottosegretario all'Economia, Manlio Contento, giudica positivamente il trend del gettito incassato dallo Stato nei primi cinque mesi dell'anno.