Fisco, lotta ai furbi al via 70.000 controlli sul credito d'imposta
Scatta infatti un massiccio piano di controlli (sarebbero circa 70.000) per verificare il corretto utilizzo del credito d'imposta per le aree svantaggiate (il cosiddetto Bonus Investimenti o Bonus Sud) e per le nuove assunzioni (il Bonus Lavoro). Il via alla campagna di verifiche è stato dato dall' Agenzia delle Entrate che ha messo a punto, e inviato ai propri uffici, una corposa circolare che stabilisce le modalità dei controlli sui crediti d' imposta che scatterà dall'11 luglio. I controlli saranno pungenti, tanto che a bloccare la verifica dei presupposti di utilizzo del Bonus, non potrà nemmeno servire l'adesione al concordato e al condono tombale. Il provvedimento - spiega l' Agenzia delle Entrate - rientra nell'attività di controllo programmata per il 2003 e segue gli indirizzi operativi fissati con una precedente circolare sui controlli mirati nei confronti dei soggetti che hanno usufruito di agevolazioni e incentivi fiscali. Sono stati proprio i risultati delle verifiche svolte fino a questo momento a far comprendere che una campagna mirata doveva essere organizzata. I controlli, che saranno praticamente a tappeto, riguarderanno sia la fruizione dei crediti di imposta per le aree svantaggiate (Bonus investimenti) sia il credito d' imposta per le nuove assunzioni (Bonus assunzioni). Gli ispettori fiscali verificheranno se il contribuente può usufruire delle agevolazioni e poi faranno un check per «determinare l' esatto ammontare del credito spettante, qualora ricorrano le condizioni di legge per usufruire dell' agevolazione». Un ulteriore controllo, poi, riguarderà l' entità dell' effettivo utilizzo del credito d' imposta, attraverso lo strumento della compensazione. Per i contribuenti-furbi scoperti in fallo, si procederà alla notifica di un atto di recupero con tempi tassativi e brevi. In pratica l' amministrazione fa un invito a versare le somme complessivamente dovute (credito indebitamente utilizzato, interessi e sanzioni) entro sessanta giorni dalla data di notifica. E, se il contribuente non dovesse pagare, scatterà la vera e propria procedura di iscrizione a ruolo.