Case, prezzi in corsa inarrestabile
È quanto emerge dal II Rapporto quadrimestrale 2003 dell'Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma. Milano si colloca al primo posto nella classifica del caro-alloggi, con un prezzo medio che oscilla fra i 5.400 e i 7.800 euro per metro quadro. Immediatamente alle spalle del capoluogo lombardo, per ciò che riguarda le quotazioni medie al metro quadro per le abitazioni nuove in zone di pregio, si collocano Venezia (prezzo medio fra 4.933 e 7.580 euro), Roma (3.942-5.799 euro), Firenze (3.786-5.290 euro), Napoli (3.633-5.270 euro), Bologna (3.223-4.600 euro) e Padova (2.857-3.836 euro). Mentre più a buon mercato appare Torino, con un prezzo medi unitario variabile fra i 2.530 e i 3.692 euro. «Da 5 anni i prezzi medi degli immobili hanno manifestato una netta tendenza alla crescita, prima lenta poi più decisa, che si aggira attorno al 40% in termini monetari - sostiene Nomisma - In termini reali si va da poco meno del 30% delle abitazioni a oltre il 16% dei capannoni. Nonostante tali incrementi, nelle grandi città si è ancora, in media, leggermente al di sotto dei massimi registrati nel 1992 (fatto 100 il 1992, Milano e Bologna valgono 93,8 e Roma addirittura 83,4) e, tenuto conto della crescita del reddito pro capite intervenuta nell'ultimo decennio, si può ben sostenere che gli immobili normalmente sono relativamente meno costosi di un decennio addietro». A spingere verso l'alto il mercato immobiliare sono - secondo il Rapporto - «i tassi di interesse, mai così bassi dagli anni '60 e l'andamento problematico delle borse e, in generale, delle forme di investimento alternativo. Grazie al contenuto costo del danaro, famiglie e imprese trovano più conveniente l'acquisto rispetto alla locazione, anche per via di mercati della locazione esigui (con riferimento al segmento residenziale, negli ultimi mesi è ulteriormente calata la percentuale delle famiglie in affitto che scende al 18,3% del totale) e rendimenti da locazione competitivi rispetto ai rendimenti finanziari». Registrano crescite esponenziali nel 2002 dunque sia il mercato dei mutui con garanzia immobiliare sia quello dei leasing immobiliari, che sono saliti rispettivamente del 18% il primo (+21% per il solo acquisto di abitazioni), e quasi del 30% il secondo. Anche grazie - sottolinea Nomisma - «agli effetti generati dalla Tremonti bis». Se si considerano entrambe le forme di finanziamento agli immobili, si raggiunge un monte di erogazioni che sfiora i 100 miliardi di euro con un incremento complessivo del 20% rispetto a quanto erogato nel corso del 2001, che già aveva registrato cifre da record.