Indagine sulla gestione di Ferrovie, Inpdap e Agea Corte dei conti: il federalismo può allentare i controlli
E chiede l'individuazione di strumenti alternativi all'attuale sistema di Tesoreria Unica che garantiscano un efficace monitoraggio dei flussi di spesa. La richiesta è contenuta in un'indagine sulla gestione dei conti correnti di tesoreria e la tenuta delle scritture del Conto riassuntivo del Tesoro con riferimento a Ferrovie dello Stato, Cassa Depositi e Prestiti, Inpdap e Agea (ex Aima). Secondo i magistrati contabili, sarà quindi "indispensabile individuare strumenti informativi alternativi che permettano di continuare ad acquisire i dati, migliorandone peraltro il profilo qualitativo, per rispondere adeguatamente alle sempre più pressanti esigenze di monitoraggio". La Corte ha espresso critiche sull'attuale gestione della Tesoreria Unica, riscontrando norme a volte disomogenee e inadeguate e discordanze con le scritture mensili degli Enti nella gestione dei conti correnti di tesoreria iscritti nel Conto riassuntivo del Tesoro. Non solo: l'Ispettorato generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni (struttura della Ragioneria Generale dello Stato) effettua riscontri limitati. La Corte dei Conti indaga e sottolinea che l'adozione di "adeguati ed efficaci strumenti di verifica da parte dell'Amministrazione finanziaria della corretta contabilizzazione nei conti correnti di tesoreria costituisce esigenza prioritaria a garanzia della gestione di imponenti risorse pubbliche". La Corte dei Conti riscontra che le procedure applicate dalla Tesoreria dello Stato si basano su una normativa legislativa e regolamentare "a volte disomogenea" riguardante la gestione di tesoreria e sono "talvolta inadeguate rispetto alla mole enorme delle somme gestite (errori e ritardi nelle imputazioni sui conti correnti di tesoreria e nelle scritturazioni dei conti degli enti e del Conto riassuntivo del Tesoro)". La Corte, pur riscontrando che è in corso un processo di informatizzazione, ha rilevato anche "discordanze tra le scritture mensili rappresentate nel Conto riassuntivo del Tesoro e quelle degli Enti, dovute al ritardo nell'acquisizione delle quietanze, giustificative delle movimentazioni effettuate, rilasciate dalla Tesoreria: in alcuni casi - spiega - solo alla data del 31 dicembre di ciascun esercizio finanziario le due scritturazioni coincidono".