Fiat, vendite sempre più giù
900immatricolazioni) che confrontata con il record negativo del giugno 2002 (-17%) mostra un evidente stato di crisi del settore delle quattro ruote. A metà anno le immatricolazioni sono pressochè invariate rispetto ai primi sei mesi del 2002 fermandosi a quota 1.237.400 unità (-0,12%) e per gli operatori l'unica via d'uscita resta il ricorso a misure strutturali per sostenere la domanda, mentre la quota di mercato del gruppo Fiat a giugno è scesa al 26,98% con 48.530 immatricolazioni. Sul Lingotto pesa l'attesa di nuovi modelli dopo l'estate. La contrazione minima del mercato dell'auto a giugno - secondo gli operatori - non deve indurre in inganno perchè, oltre ad essere condizionata dal ricorso di tutte le case alle vendite a chilometri zero, si confronta con il peggior giugno degli ultimi sette anni e ripropone di nuovo la necessità di un ricorso a misure strutturali senza le quali a fine anno difficilmente sarà raggiunta una quota di due milioni di immatricolazioni con una perdita per il fisco stimata intorno a un miliardo di euro. Per l'Anfia quello di giugno è «un risultato deludente dovuto anche alla fine degli eco-incentivi. La contrazione del mercato è lieve, ma il raffronto avviene con i bassi volumi di giugno 2002, mese che, condizionato dall'attesa dell'introduzione degli eco-incentivi, varati poi a luglio, aveva segnato una pesante caduta (-17%)». L'associazione fra le industrie automobilistiche italiane sottolinea che «rispetto alla media di giugno del periodo 1997-2001, le immatricolazioni di quest'anno si sono ridimensionate del 16,5%. Per trovare un volume inferiore occorre risalire ad anni che segnarono un mercato di grande difficoltà, come nel periodo 1993-96, quando il valore medio delle immatricolazioni di giugno fu pari a 154.162 unità e quello medio annuo a 1,7 milioni». Secondo l'Unrae il mercato automobilistico italiano si allinea verso il basso a giugno sui livelli modesti dello stesso mese del 2002, che fu il peggior mese di giugno degli ultimi 7 anni. Il -0,28% di giugno 2003 si confronta con il risultato di un mese che lo scorso anno contribuì, con il suo -17,21%, a orientare il Governo verso il varo degli eco-incentivi. Per l'intero 2003 - secondo l'associazione delle case estere - è difficile prevedere una quota immatricolazioni superiore ai 2 milioni di unità. Fra le case automobilistiche estere, la leadership è della Opel con 14.590 unità, il 10,81% in più rispetto a giugno 2002. Al secondo posto si piazza la Ford (14.100 unità e -5,50%), seguita da Renault (13.870 unità e +9,11%) e Toyota (11.510 unità e +1,62%).