La crisi del Lingotto travolge i carrozzieri
Si moltiplicano i provvedimenti di cassa integrazione nelle aziende dell'indotto
A lanciare l'allarme è la Fiom torinese annunciando nuovi provvedimenti di cassa integrazione per la Bertone di Grugliasco, la Pininfarina di San Giorgio canavese e la Maggiora di Chivasso. Un migliaio di lavoratori della Bertone, secondo il sindacato, hanno aderito ieri mattina allo sciopero proclamato unitariamente dalle Rsu di Fim, Fiom e Uilm, dopo che l'azienda ha annunciato l'avvio delle procedure per la cassa integrazione a zero ore fino a novembre per 700 lavoratori, di cui 50 impiegati ed ha rifiutato di concedere la cassa integrazione a rotazione. La Bertone produce per conto della Opel le Astra Coupè e Spider. «È un segnale preoccupante - sottolinea il segretario della Fiom torinese Giorgio Airaudo - perchè Bertone, essendo l'unica azienda che non produce per Fiat, ma per il suo socio Gm, finora non era stata toccata dalla crisi. L'annuncio di cigs significa che è in atto un progressivo allargamento delle difficoltà del settore. In una settimana le produzioni di Astra sono passate da 150 a 90 unità al giorno e l'azienda ha già fatto sapere che dopo la cassa integrazione valuterà se chiedere lo stato di crisi». Intanto, anche la Pininfarina ha annunciato che per l'intero mese di luglio i circa cento addetti alla produzione dell'Alfa Romeo Gtv nello stabilimento di San Giorgio saranno in cassa integrazione ordinaria. La fermata, a quanto riferisce il sindacato, sarebbe l'effetto del non ottimale andamento delle vendite del modello del biscione, recentemente restylizzato. Infine, la Maggiora di Chivasso, azienda fornitrice Fiat per l'assemblaggio della Barchetta e di alcune versioni allestite di veicoli commerciali che occupa 300 persone, ha mandato a casa i lavoratori. Secondo il sindacato, che rileva come il fatto non sia un episodio isolato, la decisione troverebbe spiegazione nel fatto che mancherebbero i pezzi per la produzione a causa di una carenza di approvigionamento dovuta a ritardi nei pagamenti ai fornitori.