Sviluppo Italia favorirà gli investimenti

Non rischierà più di restare intrappolato nelle pastoie della burocrazia e di dover attendere anni prima del semafono verde. Tutto procederà in modo più spedito. È questo l'intento della convenzione che sarà siglata a breve tra il ministero delle Attività Produttive e Sviluppo Italia. Ne abbiamo parlato con l'amministratore delegato di Sviluppo Italia Massimo Caputi. Come nasce questa operazione? «Negli ultimi sette anni la capacità di attrarre investimenti soprattutto stranieri da parte del sistema Italia si è ridotto notevolmente. Nel nostro Paese non arrivano più investimenti produttive ma solo quelli finanziari». Quali sono i motivi della crisi degli investimenti? «Il nostro Paese ha poco appeal a causa della scarsa competitività del sistema di incentivazione rispetto ai nostri cugini europei. I nostri concorrenti non sono i Paesi lontani, la Cina e il Giappone quanto i partner della Ue. I Paesi europei dispongono da decenni di Agenzie di Sviluppo Centrali con diramazioni regionali che hanno il compito primario di attrarre investimenti. Mi riferisco alla Datar francese e alla Invest Uk della Gran Bretagna. In Italia il sistema per gli incentivi è molto frammentato e questo rallenta l'iter degli insediamenti produttivi. Di qui la proposta di Sviluppo Italia di attivare un modello competitivo con la Ue per attrarre investimenti. Nasce così il contratto di localizzazione. Cosa prevede questo strumento? «Sviluppo Italia può assumere impegni per attrarre gli investimenti produttivi. Agisce in quattro direzioni: individua le aree, partecipa al capitale temporaneamente e in minoranza, gestisce gli incentivi e si attiva con le Regioni per la formazione». Quali sono stati i recenti interventi di Sviluppo Italia? «Sviluppo Italia ha acquisito una quota di oltre il 20% di Piaggio Aero Industries tramite un aumento di capitale di 20 milioni di euro. Il nuovo capitale sociale dell'azienda, anche grazie all'aumento di ulteriori 15 milioni di euro sottoscritto dagli attuali soci, ammonterà ad operazione conclusa a oltre 80 milioni, vale a dire 15 volte i 10 miliardi di vecchie lire del 1998, quando la Piaggio Aero Industries venne rilevata dagli attuali azionisti. L'aumento di capitale è finalizzato a portare avanti i piani di crescita dell'azienda nella direzione di un incremento delle linee di produzione e dello sviluppo di nuove attività. Sviluppo Italia è anche intervenuto nella crisi del Polo elettronico dell'Aquila rilevando il complesso Frextronic. Questo ha consentito di mantenere i livelli occupazionali». Di quanto può disporre Sviluppo Italia per il contratto di localizzazione? «Sono stati assegnati 140 milioni di euro che serviranno per le iniziative pilota. La vera novità di questa iniziativa è che Sviluppo Italia assume impegni sia temporali che economici verso il potenziale investitore eliminando quella sensazione di inaffidabilità che il Paese finora ha dato agli investitori».