Fiat Avio ceduta alla Finmeccanica-Carlyle
Dopo una lunga trattativa la cordata italo-americana la spunta con 1,5 miliardi di euro
Dopo mesi in cui si è parlato della sua cessione, e un lungo periodo di trattative, Fiat Avio è passata alla cordata italo-americana Finmeccanica-Carlyle. I nuovi proprietari (la holding controllata dal Tesoro al 30% e il fondo d'investimenti statunitense al 70%) sono riusciti a spuntare uno sconto sul prezzo base di 1,6 miliardi di euro fissato dal Lingotto e così la controllata di aviomotoristica e spazio, che d'ora in avanti chiamerà Avio, passa di mano per 1,5 miliardi di euro. «Siamo giunti alla conclusione, secondo quanto d'accordo con Carlyle fin dall'inizio; siamo convinti di valorizzare la nostra partnership per quanto riguarda il settore dello spazio», ha detto il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini. «L'accordo con Carlyle - ha aggiunto - è quello che era nei patti. Noi nomineremo il presidente», di cui non ha rivelato il nome, «e Carlyle nominerà l'amministratore delegato, confermando Saverio Strati». Il ritocco al prezzo, ha poi spiegato, è stato richiesto dopo la due diligence in cui è stato rivalutato l'asset. In particolare, lo sconto è stato dovuto all'apprezzamento dell' euro nei confronti del dollaro (circa il 50% delle attività di Fiat Avio genera cash flow in dollari). È stata comunque una trattativa lunga, fatta di annunci e slittamenti, per definire tutti gli aspetti legali e finanziari. I ricavi di Fiat Avio sono stati l'anno scorso di 1.534 milioni e l'utile di 116 milioni, risultati buoni ma in calo a causa della debole domanda mondiale del trasporto aereo. Con questa dismissione si chiude la stagione delle grandi cessioni di Fiat, portando a circa 7 miliardi di euro l'entrata di cassa con le ultime operazioni.