Cirio, Cragnotti non vuole mollare Accordo con i turchi della Cukurova
Ora la coferma, Sergio Cragnotti non ha nessuna intenzione di farsi da parte. Così come è successo per la Lazio, dove ha puntato i piedi in cda per non rinunciare ai diritti d'opzione sulle azioni della squadra dopo l'aumento di capitale, anche per il gruppo Cirio, l'ex patron sta studiando una formula che faccia pesare la sua quota di socio di riferimento al 18% Cragnotti & Partners Capital Investments ha siglato infatti una lettera di intenti con il gruppo turco Cukurova per la costituzione di una newco, partecipata in maggioranza dallo stesso gruppo turco, che si propone di ristrutturare il totale dei debiti del gruppo alimentare, sostenendo il rilancio delle attività produttive e commerciali nazionali e internazionali. Cukurova si propone anche di immettere nuove risorse finanziarie al fine di agevolare la definizione degli accordi con i detentori dei bond e le banche, ma questo intervento è subordinato all'accettazione da parte di obbligazionisti e istituti di credito. Cragnotti & Partners ritiene - si precisa nella nota - che tale accordo possa apportare, per il suo carattere finanziario e industriale, un forte contributo al piano di ristrutturazione che il gruppo Cirio sta presentando al mercato. Ho lavorato soprattutto nell'interesse dei portatori di credito". Cragnotti commenta cosi' l'intesa appena siglata con i turchi . E boccia il piano messo a punto dall'attuale management della Cirio: "Non era completamente all'altezza delle potenzialita' che puo' esprimere il gruppo dal punto di vista industriale". Parole di apprezzamento Cragnotti usa invece per l'attuale presidente di via Valenziani, Giovanni Fontana, cui chiede di rimanere al suo posto. "Spero - dice il finanziere romano - che Fontana rimanga presidente del gruppo. E' un punto fondamentale anche per dare sicurezza all'investitore estero e per la riuscita dell'operazione".