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Il 6% delle imprese italiane gestite da ultrasettantenni

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Ma molte di loro hanno altro a cui pensare. Le nonnine del terzo millennio sono attivissime imprenditrici. Sei aziende in rosa su cento, infatti, secondo l'ufficio studi degli artigiani della Cgia di Mestre, sono guidate da manager dai riflessi argentati. Un esercito di quasi 130 mila donne dai capelli grigi che non vuole fermarsi in nome di figli, mariti e fornelli. E, sebbene i plotoni più numerosi siano nelle grandi città - Milano (11 mila), Torino (oltre 6 mila), Napoli (5 mila 120) e Roma (4550) - le incidenze maggiori sulla loro presenza nell'imprenditoria giungono dal sud. Caltanissetta guida così la classifica con quasi il 10% delle aziende amministrate dal gentil sesso, capitanate dalle straordinarie boss dalla chioma bianco-azzurra; il 9,2% a Brindisi e il 9% a Foggia. È l'inedita fotografia della terza età scattata dalla Cgia per raccontare un microcosmo straordinariamente produttivo del Belpaese. Numeri che narrano nel dettaglio la situazione, provincia per provincia, e che vedono come fanalino di coda Isernia. Perchè proprio in quest'area del molisano le ultrasettantenni imprenditrici sono solo il 3,3% rispetto al totale delle colleghe più giovani. Molto simile a quanto rilevato a Latina (3,4 per cento), a Prato e Bergamo (3,5 per cento), e a Brescia (3,6 per cento).

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