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Vertice a Palermo il 6 e 7 luglio. Incremento degli investimenti e politica dei dazi

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Il 6 luglio si svolgerà a Palermo il primo vertice Ue della presidenza italiana seguito il giorno dopo dalla terza conferenza dell'Euromediterraneo. Presente il viceministro del Commercio Estero Adolfo Urso che presenterà il programma di politica commerciale per il semestre. Molti i temi in agenda dalla lotta alle contraffazioni agli investimenti. Al viceministro abbiamo chiesto di anticiparci le priorità per il commercio. Si parlerà anche di emigrazione? «Si cercherà di dare una risposta ai problemi che stanno a monte del fenomeno dell'emigrazione. Il che vuol dire creare maggiore ricchezza nei Paesi di provenienza del flusso migratorio. Come? Occorre facilitare gli scambi commerciali con un accordo sul cumulo d'origine. Ovvero estendere ai Paesi del Mediterraneo una regola comune sul trattamento doganale dei beni. In questo modo gli scambi commerciali potrebbero crescere a regime anche del 40%. Poi occorre favorire gli investimenti nell'area del Mediterraneo». Saranno incrementati i finanziamenti alle imprese? «La presidenza italiana ribadirà la necessità di ampliare gli investimenti trasformando la facility di 2 miliardi di euro in una vera e propria istituzione finanziaria dedicata al Mediterraneo e che potrebbe avere anche sede in Italia. Ed è qui che si innesta il problema dell'emigrazione. Il fondo servirà a finanziare gli investimenti in quei Paesi che hanno un'economia debole e che sono caratterizzati da forti ondate migratorie. Non si risponde con le cannonate al fenomeno dell'emigrazione ma sviluppando i commerci e gli investimenti e con accordi internazionali contro il traffico clandestino. Insomma dal vertice di Palermo potrebbe venire una prima risposta al problema dell'emigrazione». L.D.P.

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