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Luce, black out al ristorante rimborsi se il cibo va a male

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E misure saranno prese anche per evitare gli sbalzi di tensione che rappresentano un problema per molte imprese, soprattutto quelle tecnologicamente avanzate. Sono solo alcune delle novità in arrivo sul fronte della qualità del servizio elettrico messe a punto dall'Authority per l'energia che, nel confermare gli standard già in vigore, sta cercando di rendere ancora più stringenti gli obblighi delle società elettriche verso la tutela del servizio agli utenti. Regole già in vigore dal '99, che hanno visto i rimborsi agli utenti per disservizi alla clientela passare da soli 22 a oltre 52 mila nel 2002. Presto dovrebbero essere anche accorciati i tempi (dagli attuali cinque a tre giorni) entro cui le società elettriche sono tenute ad effettuare una nuova attivazione del servizio. E, ancora, potrebbero essere rivisti gli attuali importi dei rimborsi automatici a favore degli utenti nel caso le imprese non rispettino gli standard di qualità, incrementandoli all'aumentare dei tempi o del disservizio. Tutte le novità sono contenute in un documento sulla qualità del servizio 2004-2007 che l'Authority ha messo a punto e che ora sottoporrà alla consultazione delle parti interessate, dalle imprese distributrici ai sindacati, passando ovviamente per le associazioni degli utenti. Con un innovazione: una delle audizioni - si legge nella nota dell'autorità - sarà collegata televisivamente per gli utenti che vogliono assistere. Tornando al documento, le principali proposte messe a punto dal team guidato da Pippo Ranci, che riguardano tutti i rapporti contrattuali tra fornitore di servizio agli utenti e clienti, prevedono la fissazione di un tempo massimo di ripristino del servizio in caso di interruzione della fornitura di elettricità, con rimborso automatico se non viene rispettato; tempi massimi per l'installazione di contatori orari per i clienti del mercato libero, obblighi di servizio standard di qualità anche per i servizi resi tramite telefonata. Sul fronte della continuità del servizio, vengono rafforzate le attuali regole con la fissazione di nuovi obiettivi, mantenendo il meccanismo dei premi per le imprese virtuose che realizzando obiettivi migliori degli standard, e penalizzazioni per quelle che, invece, non li raggiungono. Vengono poi introdotti i rimborsi per i danni dovuti ad interruzioni. Il bilancio della qualità del servizio nel periodo 1999-2002 - ricorda l'Authority nella nota - mostra che si stanno raggiungendo tutti i principali obiettivi fissati: in tre anni le interruzioni senza preavviso sono state ridotte di circa il 43% in durata annua per cliente, e di circa il 31% in numero medio per cliente. I divari tra Nord e Sud si sono ridotti di circa il 60%. Un miglioramento che comunque - ricorda l'autorità - non è stato a costo zero per gli utenti: i progressi hanno infatti inciso per circa 3 euro l'anno a cliente (la metà per quelli domestici). Nello stesso periodo i rimborsi pagati per la mancanza di rispetto degli standard sono passati dai 22 del '99 (quanto i rimborsi erano previsti dalla Carta dei servizi in base alla quale era il cliente a dover chiederli) ai 52.229 del 2002, «erogati automaticamente in caso di disservizi».

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