Gas, Galan contro l'estrazione «Resti il divieto nell'Adriatico»
E lo fa con una lettera ai deputati di maggioranza, richiamando anche la «terribile contraddizione» tra il varo del Mose per la salvezza di Venezia e «il porre in dubbio l'osservanza del divieto di estrazioni lungo la costa veneta». «È con viva e profonda emozione - si legge nel testo - che scrivo questa lettera, una lettera alla quale non intendo in alcun modo affidare riflessioni o suggerimenti critici verso il riordino del settore energetico. Un provvedimento da me, per primo, ritenuto indispensabile, se ci si preoccupa dello sviluppo economico e del benessere generale del nostro Paese. Lo penso per davvero e non lo penso soltanto, avendo già a suo tempo data l'effettiva disponibilità della Regione del Veneto, con scelte e atti appropriati, alla grande riforma delle politiche energetiche». «Ricordo questo - prosegue Galan - perchè desidero che la mia lettera contenga una sola, un'unica chiara motivazione: l'amarezza e lo sgomento che universalmente sarebbero sofferti nel caso si riaprisse un seppur minimo spiraglio all'infelice ipotesi di riavviare un qualche interesse attorno all'estrazione di idrocarburi lungo le coste del Veneto». Immediata la replica di Marzano: «Il divieto rimane. La commissione non si occuperà solo delle estrazioni di gas in Adriatico ma di tutto il problema, anche di quello extraterritoriale».