Superstiti, arriva l'una tantum
Può capitare che gli eredi non abbiano diritto alla pensione ai superstiti per mancanza di requisiti. In questo caso hanno diritto a un'indennità una tantum. Nel sistema contributivo l'indennità è pari all'importo mensile dell'assegno sociale, che per il 2003 è di 358,99 euro, moltiplicato per gli anni di contribuzione in possesso dell'assicurato deceduto. Chi ne ha diritto L'indennità una tantum spetta ai superstiti di assicurato il cui trattamento pensionistico sarebbe stato liquidato esclusivamente secondo il sistema contributivo e sono: · il coniuge anche se separato legalmente, purché non gli sia stata addebitata la responsabilità della separazione; · i figli minori di 18 anni; · i figli studenti di scuola media o professionale di età non superiore a 21 anni, a carico del genitore al momento della morte e che non lavorino; · i figli studenti universitari per gli anni del corso di laurea e comunque non oltre il 26° anno di età; · i figli di qualunque età riconosciuti inabili e a carico del genitore al momento della morte; · i genitori di età superiore ai 65 anni che non siano titolari di pensione e risultino a carico dell'assicurato alla data della morte, quando non ci siano né coniuge né figli superstiti o, pure esistendo, non abbiano titolo all'indennità; · i fratelli celibi e le sorelle nubili, che non siano titolari di pensione, che risultino però al momento della morte inabili e a suo carico, quando non vi siano né coniuge né figli. Si ricorda che anche il coniuge divorziato ha diritto all'indennità insieme al coniuge superstite. I requisiti L'indennità spetta alle seguenti condizioni: · mancanza dei requisiti per la pensione indiretta (cinque anni di contribuzione, di cui almeno tre versati nel quinquennio precedente la data della morte); · mancanza del diritto alla rendita INAIL in conseguenza della morte del lavoratore; · presenza dei requisiti reddituali previsti per l'assegno sociale. Vediamo quali sono i requisiti per avere diritto all'assegno sociale, prestazione assistenziale pagata dall'INPS. Per averne diritto, il richiedente deve possedere i seguenti requisiti reddituali. L'importo annuo dell'assegno sociale è di 4.666,87 euro (cioè 358, 99 x 13) e pertanto i limiti di reddito sono di 4.666,87 euro se il richiedente non è coniugato e di 9.333,74 euro (cioè 4.666,87 x 2) se il richiedente è coniugato. L'importo L'indennità una tantum pagata ai superstiti, corrisponde all'importo dell'assegno sociale, in vigore alla data della morte del lavoratore, moltiplicato per il numero delle annualità di contribuzione accreditata a favore dello stesso. Per i periodi inferiori all'anno, l'indennità è calcolata in proporzione alle settimane coperte da contribuzione. Per contribuzione si intende di qualunque tipo: obbligatoria, volontaria, figurativa, da riscatto ecc. La domanda Può essere presentata da parte dei superstiti, alla sede Inps competente per territorio, utilizzando il modulo SO.1. Da ricordare che nulla è cambiato per le indennità una tantum il cui trattamento pensionistico sarebbe stato liquidato con il sistema retributivo.