«Gettito record dai condoni»
Dall'operazione nelle casse dello Stato oltre 16 miliardi di euro
«A ottobre a conclusione dell'operazione - afferma - il gettito sarà doppio rispetto a quello previsto. Si tratterà di un record assoluto che potrebbe portare gli incassi superare abbondantemente quelli registrati con il condono più riuscito finora, quello varato dall'ex ministro delle Finanze, Rino Formica, che fruttò 17 mila miliardi di vecchie lire. Si tratta di un successo dovuto essenzialmente alla giusta scelta delle aliquote e all'impegno di commercialisti e amministrazione fiscale». La parte del leone nel rimpinguare le casse dello Stato spetta al cosiddetto condono tombale: «Il 70% degli incassi finali - spiega Giammarino - verrà dal tombale». Un successo già certificato dalla prima tranche chiusa il 16 maggio scorso con un introito, secondo le prime stime, relative ai soli acconti ha fruttato circa 5,6 degli 8,5 mld incassati. «Il tombale - spiega Giammarino - è la sanatoria più apprezzata perché garantisce il contribuente sia sotto il profilo penale che dell'accertamento e delle scritture contabili. Parlando in termini aziendali, è il condono con il miglior rapporto costo-benefici. Anche nella fase della riapertura continuerà ad essere la sanatoria più apprezzata. Questa volta ci attendiamo una buona adesione soprattutto dalle piccole e medie imprese giacchè le grandi che volevano aderire lo hanno gia fatto». Per Giammarino le ragioni del successo sono principalmente tre: «La prima - spiega - è l'aver azzeccato la scelta delle aliquote. Quando le aliquote sono giuste, il contribuente preferisce mettersi in regola anzichè continuare a rischiare l'accertamento. In pratica, con il tombale si possono chiudere cinque anni con cifre abbastanze limitate sia per le persone che per le imprese. Al successo ha poi contribuito la collaborazione tra Agenzia, commercialisti e Caaf, che hanno fornito una capillare assistenza ai contribuenti interessati e la mobilitazione dell'Agenzia delle Entrate, che ha organizzato convegni in tutta Italia con migliaia di commercialisti e fornito assistenza er isposte ai quesiti che man mano venivano posti». Il successo della prima fase dunque continuerà anche con la seconda: «Vi è certamente - spiega Giammarino - un effetto emulazione che si determina quando un istituto funziona».