Conti pubblici a rischio per spesa Regioni
Corte dei Conti, i dati del 2003 potrebbero peggiorare senza il blocco dei trasferimenti
Senza il rinnovo delle misure di blocco nei trasferimenti agli enti locali, o misure alternative, i dati definitivi del 2003 potrebbero però subire un brusco peggioramento sull'ordine di 14 miliardi di euro, vale a dire l'ammontare degli slittamenti di cassa dallo Stato alle Regioni. Una parte cospicua nel migliore andamento dei conti è da attribuire alle esigenze di cassa delle Regioni, in particolare quelle a statuto ordinario, il cui impatto positivo si è fatto sentire con una flessione di 4,4 miliardi rispetto al 2001. È la foto che emerge dalla relazione della Corte dei Conti, Sezione autonomie, approvata l'11 giugno e trasmessa ai presidenti di Camera e Senato, relativa alla gestione finanziaria delle Regioni negli esercizi 2001-2002. «Si tratta di vera novità - afferma la Corte - a confronto con gli andamenti registrati negli anni precedenti», ma con una avvertenza: il risultato positivo del 2002 è attribuibile soprattutto alla gestione della sanità, ove è slittata al 2003 sia l'assegnazione del finanziamento 2002, sia l'erogazione di quote di ripiano a carico dello Stato a copertura dei disavanzi degli anni 94-99, 2000 e 2001, per i quali permane ancora un credito delle Regioni. Dunque, gli slittamenti di cassa sono stati pari complessivamente a 7,9 miliardi, cui va aggiunto l'ammontare del fondo perequativo 2002 non corrisposto a causa della mancata ripartizione del fabbisogno (circa 6,2 miliardi): in questo caso, l'impatto della finanza regionale sul fabbisogno statale sarebbe stato ben maggiore (14 miliardi) e, rispetto al 2001, anzichè in flessione del 4,5% avrebbe fatto registrare un incremento di circa 10 miliardi, cioè +12,6%. Meno trasferimenti, ma soprattutto il loro rinvio, ha determinato un maggior ricorso delle Regioni all'indebitamento. Il debito complessivo è salito al 31 dicembre 2002 a 27,5 miliardi, dei quali 13,7 a carico dei bilanci regionali e 13,8 a carico dello Stato. Rispetto al 2001, il debito regionale segnala una crescita di circa 7 miliardi. Con riferimento agli anni 1999-2002, la voce più cospicua che incide sull'andamento dei conti regionali è quella della Sanità: si sono prodotti disavanzi pari a circa 33 miliardi, ciò malgrado consistenti integrazioni a quanto originariamente stimato a livello nazionale per il finanziamento dei fabbisogni.