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Fiat, è pronto il piano di rilancio Nessun taglio

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«Lo presenteremo il 26 giugno», ha annunciato l'amministratore delegato del Lingotto Giuseppe Morchio impegnato ieri all'assemblea dell'Unione industriale di Torino. Venerdì scorso Umberto Agnelli aveva preannunciato che il piano industriale della Fiat sarebbe stato messo sul tavolo entro fine giugno, ma non era stata stabilita ancora la data precisa. Adesso arriva la conferma direttamente da Morchio che già il 6 giugno scorso aveva spiegato che il piano non riguarderà solo il settore auto "ma tutti i settori di questo nuovo perimetro automotoristico, un perimetro di 50 miliardi di euro". Il Lingotto, quindi, si prepara a rinnovare i prodotti già esistenti e quelli degli altri settori della società "migliorando la competitività della struttura dei costi". Prima della presentazione del piano ci sarà un vertice tra le banche creditrici. Quanto alla revisione del prestito convertendo da 3 miliardi di euro e al possibile aumento di capitale, il numero uno di Intesa Passera ha sottolineato che è necessario che ci sia «prima il piano, e poi le risorse». A proposito di costi, il ministro delle Attività produttive Antonio Marzano, che incontrerà Morchio nei prossimi giorni, assicura che non ci saranno ricadute sociali. "La Fiat è stata messa sul giusto binaro evitando la chiusura delle fabbriche inizialmente prevista. Il nuovo piano industriale sarà quindi sulla stessa linea. Nessuna data certa invece per la ricapitalizzazione. Agnelli aveva detto che entro la prima settimana di luglio sarebbe stato discusso in consiglio di amministrazione della Fiat l'aumento di capitale, ma poi da Torino avevano precisato che la ricapitalizzazione non era stata fissata e lo stesso Agnelli aveva aggiunto che è una «questione tutta da definire». Oltre a questa, rimane ancora aperta la questione della cessione di Fiat Avio alla cordata Carlyle-Finmeccanica, sulla quale il Lingotto continua a chiosare e ripetere, come ha fatto anche ieri Agnelli, che la chiusura della trattativa è vicina. «Sembra sempre che uno debba chiudere tutti i giorni qualcosa. Speriamo sia presto», ha commentato Agnelli. Nessuna novità invece sui vertici del Lingotto. Il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo non lascia la poltrona di Maranello e smentisce suoi eventuali passaggi alla Fiat.

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