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Bnl, entra Della Valle. Abete più forte

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L'immobiliarista Coppola nell'azionariato con il 3,2%. Ma punta al 5%

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A quattro anni dall'uscita dal board della Comit, il patron delle Tod's torna nei salotti del sistema bancario e lo fa nel duplice ruolo di azionista e consigliere. Il cda della Bnl lo ha cooptato dopo le dimissioni di Croff e il suo ingresso in via Veneto prima come azionista e ora come consigliere avrà sicuramente influenza sull'orientamento strategico dell'istituto romano. Il feeling tra Della Valle e il presidente Abete non è un mistero e il suo ingresso in coincidenza con l'uscita di Croff rafforza la linea dello stand alone di Abete. La politica delle alleanze fortemente voluta da Croff viene accantonata mentre potrebbero esserci novità a breve circa l'ingresso di un nuovo socio nell'azionariato. Abete ha spiegato che «in questa fase è gradito l'ingresso di nuovi investitori e azionisti ma il cda non si cambia». E qualcosa già si sta muovendo. Ieri c'è stata la comunicazione di una nuova entree. Si tratta di Danilo Coppola, professione immobiliarista alla guida di 33 società, che ha annunciato di aver acquisito il 3,2% della Bnl e che «intende salire al 5%». Un'operazione vista con favore da Abete anche se ha escluso l'ingresso nel cda. «Che un imprenditore investa in misura rilevante nella banca dimostra che l'azienda è apprezzata» è stato il commento del presidente. Abete ha escluso anche l'arrivo di Merloni: «Non ha alcuna intenzione di investire in altre aziende dopo la Cofiri». Altra conferma che è prevalsa la linea di sviluppo autonomo della banca è stata la nomina a direttore generale di Mario Girotti a cui passano le funzione operative visto che lo statuto della banca non prevede la coesistenza tra un direttore generale e amministratore delegato. Abete ha ribadito che «il piano industriale approvato un anno fa prevede un progetto stand alone» e ha poi ironizzato sul fatto che deve ancora venire il «giorno del giudizio universale» in cui la banca sarà costretta ad allearsi con altri istituti per diventare più grande. «Bisogna aborrire la cultura che la dimensione sia discriminante per ottenere risultati positivi». «Bnl - ha insistito Abete - non ha bisogno per necessità di alleanze». Insomma, nel «brevissimo termine» non se ne parla, anche se «nel medio termine tutto è possibile: la banca potrebbe individuare possibili alleanze o acquisizioni» ha aggiunto Abete. Infine il presidente ha confermato che è in corso di approfondimento la cessione di Artigiancassa.

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