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Oggi cda per il dopo-Croff

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L'appuntamento, il primo dopo le dimissioni rassegnate dall'amministratore delegato venerdì sera a parte il comitato esecutivo comitato appositamente, non segnerà l'ingresso di Della Valle in persona nella plancia di comando della Bnl. Ma il cda odierno, con tutta probabilità, prenderà in considerazione il tema della poltrona lasciata vacante da Davide Croff (nella foto), anche se non è in programma per il momento la nomina di un nuovo ad dato che il timone operativo passerà al presidente Abete attraverso un aumento delle deleghe. A suggerire che non sarà Della Valle a entrare nel cda, non in prima persona per lo meno, è stato lo stesso presidente della Tod's, che sabato ha risposto con un secco «no, non credo proprio» all'ipotesi di un ingresso nei vertici di Bnl. Una risposta che tuttavia lascia aperte molte ipotesi, prima fra tutte quella di un eventuale ingresso di un rappresentante dell'imprenditore marchigiano. È poi circolato in questi giorni il nome dell'attuale direttore commerciale della banca Mario Girotti come possibile consigliere e, in futuro, amministratore delegato. Niente di nuovo dovrebbe venire invece sul fronte delle alleanze. La discesa della Fondazione Monte dei Paschi di Siena al di sotto del 50% nella banca toscana, fanno notare alcuni osservatori, è un fattore che di per sè potrebbe schiudere la strada delle alleanze strategiche con altri gruppi, fra cui proprio Bnl. Ma lo stesso Pier Luigi Fabrizi, presidente Mps e vice-presidente Bnl, ha ieri confermato che l'istituto toscano «resta alla finestra, per vedere quanto succede in Bnl e nel sistema bancario italiano». Del resto, esclusa per il momento anche l'ipotesi di un ingresso di Vittorio Merloni nell'azionariato della banca («Non ho azioni Bnl in portafoglio», ha detto), i destini dell'istituto capitolino sembrano per il momento decisamente in favore dell'impostazione «stand alone» voluta da Luigi Abete. Vincitore nel braccio di ferro con Croff, il quale era invece uno dei principali fautori dell'ipotesi di aggregazione con MontePaschi, Abete è ulteriormente rafforzato nella sua posizione proprio dall'ingresso di Della Valle ( che controlla una quota del 4,6%), al quale lo unisce una solida amicizia, nella compagine azionaria di via Veneto.

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