Parastato, accordo fatto su 130 euro al mese

L'intesa siglata tra le rappresentanze sindacali del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil e l'Aran prevede un aumento pro capite, informano i sindacati, di 130,76 euro. Il rinnovo interessa 60 mila lavoratori degli enti pubblici non economici. Nel comparto sono ricompresi gli enti previdenziali (Inail, Inps, Inpdap, Ipost, ecc.), i Consigli e gli Ordini professionali, gli Enti Parco, l'Aci e le rispettive strutture provinciali. L'ipotesi di contratto riguarda il quadriennio normativo 2002-2005, e il primo biennio economico 2002-2003. In una nota dell'Aran (nella quale si parla di un aumento medio complessivo a regime di 128 euro mensili, per tredici mensilità) ricorda che è stata istituita l'indennità di Ente, finanziata in gran parte con risorse precedentemente erogate sotto altra forma e in quota residuale (17 euro mensili con risorse di questo contratto. Il fondo per il salario variabile, definito in contrattazione integrativa, è stato integrato con circa 12 euro al mese. Infine - si legge ancora nella nota dell' Aran - è stata razionalizzata la busta paga con il conglobamento dell'indennità integrativa speciale (fino al 70% del suo valore) nella voce stipendio: il costo di questa operazione è di circa 12 euro mensili. Gli aumenti stabiliti consentono quindi la crescita della retribuzione media complessiva del 5,66%, così come definito nell'accordo, e confermato dalla legge finanziaria per il 2003. Quanto agli aspetti normativi è stato deciso lo sviluppo delle attività di aggiornamento e formazione professionale ed è stato deciso di costituire una commissione paritetica per l'approfondimento delle novità da introdurre nel sistema di classificazione del personale, per rispondere in modo più efficace alla domanda di servizi a parte dell'utenza sul territorio. Piena soddisfazione alla funzione pubblica, dove il ministro Luigi Mazzella ha sottolineato l'importanza del raggiunto accordo e dove il sottosegretario Learco Saporito (An) ha visto coronato dal successo un attento lavorìo diplomatico messo in atto per ricucire lo strappo fra le delegazioni che si era verificato inopinatamente mercoledì sera proprio anche sulla questione della indennità di ente. Ieri, inoltre, i sindacati hanno siglato in via definitiva il rinnovo del contratto per i lavoratori dei ministeri, dopo il via libera giunto mercoledì dalla Corte dei conti. Cgil, Cisl e Uil ricordano peraltro che, nonostante la firma del contratto di ministeri e scuola e nonostante quella appena realizzata per il parastato, un milione e mezzo di lavoratori di sanità, enti locali, agenzia fiscali e presidenza del consiglio rimangono senza contratto. Per queste categorie rimane quindi l'appuntamento del 27 giugno prossimo, data in cui i sindacati hanno indetto lo sciopero nazionale del pubblico impiego. D. T.