Morchio chiede sacrifici anche ai colletti bianchi
Al momento nessun a Torino usa la parola tagli ma da quanto è filtrato, il piano industriale che l'amministratore delegato Morchio presenterà a breve, entro la fine di giugno, potrebbe contenere un capitolo dedicato agli impiegati e ai quadri del gruppo. L'obiettivo, sempre secondo indiscrezioni raccolte da Radiocor, sarebbe di snellire al massimo la burocrazia e aumentare la produttività. Il piano industriale pertanto non sarebbe concentrato solo sull'auto ma coinvolgerebbe anche altri settori con l'intento di arrivare a risparmiare 800 milioni. Tre le aree in cui si dovrebbe concentrare l'azione di tagli: vincoli di progettazione, organizzazione amministrativa, rete di vendita in particolare all'estero. L'azienda, interpellata, non ha commentato le indiscrezioni e si è limitata a sottolineare come «la stesura del piano di Morchio sia ancora in corso e nulla è ancora definito». Il piano non dovrebbe avere un impatto sociale pesante. Non sono previste chiusure di stabilimenti e, per quanto riguarda gli occupati, «non si prevedono lacrime e sangue». Per i colletti bianchi, i risparmi dovrebbero concretizzarsi soprattutto «in una focalizzazione delle attività per ottenere un recupero di efficienza, snellendo gli eccessi di burocrazia» presenti nell'organizzazione del gruppo. I risparmi più incisivi dovrebbero essere ottenuti grazie alla nuova concezione progettistica che Morchio ha intenzione di introdurre. L'idea è di vincolare i progettisti Fiat a ridurre al minimo il numero di componenti originali per ciascun veicolo. «Solo le parti che realmente caratterizzano un veicolo per il consumatore potranno essere diverse, mentre le altre parti, viti e bulloni - semplifica la fonte - dovranno essere il più possibile condivise, dal trattore alla seicento». Infine la rete di vendita. Sono previsti «interventi seri soprattutto su quella estera»: si procederà ad una razionalizzazione «selezionando solo rivenditori che siano realmente rappresentativi in ciascun paese». L'obiettivo è quello di fare delle automobili fiat fiat «un prodotto di rappresentanza». A quanto si sa, morchio non ha ancora fissato la data della presentazione del piano: «intorno al 30 giugno» continuano a dire diverse fonti interpellate. Nel frattempo, oltre che al piano, Morchio pensa anche curare i rapporti con Gm, in particolare in brasile dove le due case automobilistiche stanno collaborando per mettere in comune le rispettive piattaforme.