L'IRAQ TORNA SUL MERCATO

Ad annunciarlo è lo stesso presidente dell'organizzazione, Abdullah bin Hamad al-Attiyah, spiegando che i produttori dovranno tenere conto che l'Iraq dovrebbe raggiungere i livelli di produzione pre-guerra entro la fine di settembre. L'Opec «dovrà adattarsi» all'export dell'Iraq, ha detto il presidente parlando a Doha, in Qatar, alla vigilia del meeting dell'Opec che si terrà mercoledì. L'Iraq sta attualmente producendo meno di un milione di barili al giorno e entro la fine dell'anno l'output di petrolio dovrebbe di nuovo tornare ai livelli precedenti il conflitto, 2,5-3 milioni di barili. I delegati dell'Opec si incontreranno oggi a Doha per discutere della loro strategie relative alla produzione prima del meeting ufficiale. Il prezzo del petrolio è rimasto nel range che lo stesso Opec aveva indicato ad aprile, 22-28 dollari al barile. Al-Attijah ha sottolineato che negli incontri, che partiranno oggi, l'Opec «dovrà tenere in considerazione il fatto che le esportazioni di petrolio dall'Iraq riprenderanno al più tardi entro questo mese». La prossima riunione dell'Opec sarà anche l'occasione per fare una riflessione sul rapporto dollaro-euro. «Stiamo affrontando una situazione difficile - ha detto al-Attiyah - il dollaro ha perso il 20% del suo valore e i clienti stanno ricevendo uno sconto da noi». Ma l'Opec esclude al momento un cambiamento, dal dollaro all'euro, come valuta di riferimento delle vendite.