Tassone: «Allontaniamo gli avvoltoi dall'Alitalia»

Intervenendo, a Marina di Carrara, ad un convegno della Fita-Cna sull'autotrasporto, Tassone ha detto: «Bisogna fare di tutto per non svendere la compagnia di bandiera e non dobbiamo dare spazio agli avvoltoi che ci girano sopra. Se vogliono liquidare l'Alitalia lo dicano chiaramente». Secondo il viceministro, «ogni tanto torna qualcuno che sembra avere la volontà di svendere l'Alitalia e con lui arriva qualcuno che ha voglia di comprarsela a basso costo. Non so se posso chiamare l'Alitalia gioiello di famiglia, perchè non so se è tale, ma è sempre l'Alitalia. Se c'è la volontà di svenderla, io non ci sto». Tassone ha ricordato «che i conti non sono buoni e la situazione è difficile», ma ha precisato che «dopo l'11 settembre secondo alcuni l'Alitalia doveva chiudere, invece sono state altre Compagnie a sparire». Riferendosi a una dichiarazione del ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, secondo il quale se la compagnia di bandiera non taglierà i costi rischia di fallire in 3-4 mesi, Tassone ha detto: «Siamo tutti preoccupati per la situazione dell'Alitalia ed ogni taglio deve essere sempre più vissuto attraverso una strategia ed un confronto per spiegare i termini di certe soluzioni». Tassone, ricordando che martedì le parti torneranno ad incontrarsi («spero in maniera definitiva») ha auspicato che «ci siano i margini per sbloccare la trattativa». Intanto, il Sulta ha espresso ieri «estrema preoccupazione» per le sorti della trattativa con l'Alitalia. Il sindacato ha ribadito che obiettivo prioritario è il rispetto del contratto. «Lo verificheremo martedì prossimo - ha affermato l'organizzazione -. Se così non sarà chiederemo ai lavoratori di rispettare in modo rigido il contratto di lavoro». La riduzione degli equipaggi «per noi è una violazione contrattuale - ha detto il segretario nazionale Fabrizio Tomaselli - e chiederemo ai lavoratori di partire solamente se l'equipaggio è completo».