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Fmi, l'età pensionabile in Europa va alzata

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La Bce verso taglio dei tassi alla riunione di domani. Duisenberg: l'inflazione va bene

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È una diagnosi a tutto campo del malato-Eurolandia quella disegnata dagli economisti del Fondo monetario internazionale, che non risparmiano però la loro ricetta, forte e chiara: la Bce tagli i tassi e li lasci bassi finchè la domanda non sarà robusta, e i governi dei Dodici provvedano ad adottare al più presto le riforme strutturali - quella delle pensioni in primo luogo - perchè in questa difficile congiuntura l'Europa deve fare più che mai i conti con il suo demone, l' invecchiamento della popolazione. I tecnici del Fmi raccomandano l'allungamento dell'età pensionabile nell'area euro. E la Bce si appresta a tagliare i tassi di interesse in occasione del prossimo meeting del Consiglio direttivo che si terrà domani a Francoforte. Lo ha lasciato intendere, parlando ieri a Berlino alla International Monetary Conference, il presidente dell'istituto centrale Wim Duisenberg. Il banchiere olandese ha dichiarato infatti che «negli ultimi mesi, grazie anche al rafforzamento dell'euro, la pressioni inflazionistiche sono significativamente calate e questa constatazione si rifletterà nelle nostre decisioni di politica monetaria». Nel contempo il presidente della Fed, Alan Greenspan, in videoconferenza da Washington ha spiegato che si sta delineando una svolta per la congiuntura statunitense e che i dati di maggio indicano una stabilizzazione dell'economia americana, anche se non si sono ancora manifestati chiari segnali di un'accelerazione. Greenspan ha sottolineato, poi, di essere preoccupato meno dall'inflazione che dalla deflazione, benchè i rischi di un calo dei prezzi negli Usa siano molto ridotti. Una larga maggioranza degli analisti, a questo punto, è ormai certa che giovedì la Bce tornerà a ridurre il costo del denaro, dopo il taglio di 25 punti base deciso all'inizio di marzo.

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