Rilancio dei consumi il governo stanzierà 330 milioni di euro

Si tratta di una cifra contenuta ma che, nelle intenzioni dell'esecutivo, permetterà di attivare un circolo virtuoso ed uno stimolo alla ripresa economica pari a circa lo 0,5% del Pil, una cifra cioè che si aggirerebbe intorno ai 700 mld di euro. Le misure potrebbero essere varate con due distinti decreti legge di cui il primo potrebbe approdare a Palazzo Chigi già questa settimana. Ad annunciarlo è stato lo stesso Berlusconi al summit del G8 («il prossimo consiglio dei ministri varerà una serie di misure a sostegno dei consumi») anche se ha precisato che «la situazione non consente di fare molto». L'ipotesi a cui starebbero lavorando i tecnici prevede la costituzione di uno o più Fondi (di garanzia o rotativo), su cui far confluire i complessivi 330 milioni di euro. Il governo potrebbe utilizzare anche una parte del gettito dai condoni. Il primo decreto, che potrebbe essere esaminato al prossimo Consiglio dei Ministri, riguarderà una serie di aiuti a sostegno del turismo. Si pensa a consistenti sconti per l'acquisto dei biglietti aerei e quelli dei treni, ingressi gratis nei musei in particolari periodi dell'anno e non si escludono anche agevolazioni fiscali a beneficio dei tour operator. Allo studio la deducibilità dell'Iva applicata sugli alberghi per il turismo congressuale o una armonizzazione della stessa aliquota dall'attuale 10% al 7% in linea con altri paesi europei. Il secondo decreto, invece, punta a dare un sostegno alle giovani coppie come agevolazioni per l'acquisto della prima casa, ma anche sconti per l'acquisto di beni durevoli: dai mobili fino agli elettrodomestici. Ma non finisce qui. L'attività del Governo è rivolta anche al contenimento della spesa pubblica. Il ministero dell'Economia starebbe mettendo a punto anche un terzo decreto legge di tagli alle spese delle pubbliche ammistrazioni. Ma l'Asdom, l'associazione nazionale dei produttori di elettrodomestici boccia l'ipotesi di una rottamazione per gli elettrodomestici. Il presidente Massimo Giorgino è dell'idea che i bonus per incentivare l'acquisto di lavatrici, frigoriferi o cucine «non servono assolutamente a nulla». E un no secco viene anche dalla Merloni elettrodomestici. Se non vengono adottate in ambito europeo - sostiene l'azienda fabrianese - hanno l'effetto di drogare il mercato alterandone gli equilibri nel lungo periodo. Inoltre attirano in Italia concorrenti esteri senza peraltro avvantaggiare la competitività delle nostre imprese.