Quote latte, si cerca il compromesso
«Non escludiamo una soluzione positiva» ha fatto sapere la presidenza greca. Dopo il voto di fiducia del governo italiano resta da sciogliere il nodo delle multe elevate a carico dei produttori per lo sforamento dei limiti imposti dall'Ue. In ballo ci sono 648 milioni di euro dovuti da circa 23mila allevatori. L'Italia ha già anticipato i versamenti innescando il meccanismo degli aiuti di Stato contrario alle regole comunitarie. Così è obbligata a richiederne il rimborso a meno di un diverso pronunciamento da parte di Bruxelles. Ieri, nel corso della riunione preliminare fra gli ambasciatori dei Quindici, è emersa una soluzione di compromesso. Il pagamento delle multe potrebbe essere spalmato in un periodo di 10 anni invece che su 30 come proposto dall'Italia. Restano da sciogliere due questioni: il pagamento degli interessi e l'esclusione delle violazini più gravi. E, oggi, potrebbe essere l'ultimo appuntamento utile prima del semestre di presidenza italiana. Secondo alcune indiscrezioni, c'è già l'accordo politico sulla ammissibilità della richiesta presentata dal ministro Giulio Tremonti in base alla normativa sugli aiuti di Stato. I ministri delle Finanze comunque dovranno vagliare una serie di proposte sul merito. Infatti non è stato elaborato un documento di intesa. A conferma del clima positivo della vigilia c'è anche l'indicazione di un accordo sul pacchetto fiscale «con più del 50% di probabilità» come anticipato da fonti comunitarie. Il ministro Tremonti ha collegato lo sblocco dell'iter sulle nuove regole per la tassazione dei risparmi all'estero al via libera dell'Ecofin alla soluzione del dossier quote latte. Il provvedimento varato in extremis dal Parlamento italiano e contrassegnato dall'astensione della Lega.