Titoli di Stato al minimo I Cct scendono sotto il 2%
Ai minimi storici anche i Buoni poliennali: i titoli a tre anni assegnati oggi in asta offrono un rendimento netto di poco superiore al 2% (2,21% per la precisione), mentre il rendimento netto dei BTp decennali scende al 3,39% (il tasso lordo si è attestato al 3,91%, 37 centesimi in meno rispetto all'asta precedente e a un soffio dal minimo storico del 3,84% toccato nel gennaio '99). Il crollo dei rendimenti si spiega anche con le attese di un taglio dei tassi da parte della Bce nella prossima riunione a inizio giugno e dunque il mercato - che si attende un taglio nell'ordine dei 50 punti base - sconta in anticipo la decisione incorporando nei rendimenti l'attesa riduzione dei tassi. Ma il vero e proprio crollo cui stiamo assistendo in questi mesi si può comprendere in tutta la sua evidenza se ci si volta a guardare il livello di dodici mesi fa. I CcT che oggi rendono il 2,21% lordo (1,91% netto), nel maggio 2002 offrivano il 3,76% lordo e rispetto al 2001 il rendimento è sceso di quasi il 2,5%. Discorso simile per i BTp triennali il cui rendimento lordo è sceso di oltre due punti percentuali in un anno, passando dal 4,48% al 2,43% lordo, mentre i titoli decennali rispetto al maggio 2002 hanno perso 1,36 punti percentuali. Insomma, investire in titoli di Stato non è davvero un buon affare, tanto più che i rendimenti netti per i risparmiatori non consentono nemmeno di mettere il capitale al riparo dall'inflazione che a maggio, ricordiamo, si attesta al 2,6%.