Telecom, sì di Olivetti alla fusione Addio alla Borsa dopo 43 anni

L'assemblea Olivetti ha votato a stragrande maggioranza (oltre il 99%) la proposta di fusione con Telecom. Con la nascita della nuova Telecom, prevista per agosto il titolo Olivetti lascia la Borsa dopo 43 anni di onorata presenza. Intanto Deminor, la società di consulenza che raccoglie intorno a sé gli investitori contrari alle condizioni delle nozze tra Telecom e Olivetti, vuole impugnare la delibera di fusione votata dall'assemblea, per conflitto d'interessi. Se si escludono le azioni possedute da Olivetti, «azionista in palese e grave conflitto d'interessi, il progetto di fusione non ha ottenuto la maggioranza qualificata e neppure maggioranza semplice», sostiene Deminor. In ogni caso Olivetti e Telecom sono sempre al centro dell'attenzione a Piazza Affari guandagnando percentuali di rilievo. Soprattutto sono consistenti i volumi di azioni Olivetti trattate: sono già passati di mano 240 milioni di titoli, pari al 2,7% del capitale sociale (69 milioni i titoli trattati venerdì). Olivetti ha comunicato il prezzo ufficiale dell'opa volontaria su Telecom Italia che è pari a 8,010 euro per azione per le ordinarie Telecom e a 4,820 per le risparmio. Tale importo è stato calcolato sulla base della media ponderata dei prezzi ufficiali di Borsa nel periodo tra il 12 marzo 2003 e il 26 maggio 2003 aumentata di un premio del 20%. Secondo uno studio di Centrosim, se l'adesione al diritto di recesso su Olivetti sarà inferiore al 25%, ipotesi che sembra resa realistica da un prezzo delle Olivetti ormai saldamente sopra 0,9984 euro cui il recesso potrà essere esercitato, la percentuale di azioni ordinarie ritirate sarà intorno al 17,4% del capitale totale e al 38,7% del flottante. Quanto ai tempi ipotizzati dal mercato per il lancio dell'offerta è difficile che l'operazione possa concretizzarsi prima della seconda metà di giugno. La corsa delle Telecom infiamma le aspettative degli operatori al punto che c'e' chi arriva ad ipotizzare, oltre all'allineamento del titolo con i valori dell'Opa, il superamento di tale soglia tanto da azzerare l'adesione all'offerta.