L'euro vola sempre più in alto
E non solo nel confronti del dollaro (1,1874) ma anche delle altre principali divise, come lo yen (138,78) e il franco svizzero (1,529), battendo i record toccati nel fine settimana. L'inattesa crescita dell'indice Ifo a maggio e alcune sdrammatizzanti parole del presidente della Bundesbank, hanno dato nuova benzina all'euro. La divisa europea ha raggiunto il nuovo massimo dal suo lancio nel corso del pomeriggio sull'onda di alcune dichiarazioni del presidente della Banca centrale tedesca. Ernst Welteke, ha ammesso che il continuo apprezzamento dell'euro verso il dollaro sta provocando maggiori difficoltà a livello di export rispetto all'anno scorso, ma ha anche aggiunto che un cambio intorno a 1,15 corrisponde a una parità media del vecchio cross marco-dollaro di 1,70, con effetti neutrali a livello di competivività. Tali dichiarazioni, arrivate in un mercato ridotto dove l'euro già viaggiava sopra 1,18 il dollari, hanno dato un nuovo impulso alla divisa europea che ha ripreso il trend rialzista già ben impostato verso l'area 1,19-1,20 dollari, superando il massimo storico dall'esordio. L'euro è stato inoltre favorito da flussi di liquidità in uscita dallo yen sia per i timori suscitato dal violento terremoto che ha colpito il Giappone, sia per le preoccupanti condizioni del sistema finanziario. «Il livello dell'euro oggi è più o meno lo stesso di quando venne lanciata la moneta unica, in questo senso non dovremmo essere particolarmente sorpresi. Cio' che preoccupa è la volatilità del cambio». Così il commissario Ue Pedro Solbes, che ha aggiunto: "Nel breve termine l'euro forte ha un impatto sulle esportazioni, nel medio termine ha un effetto benefico sull'inflazione «Ho l'impressione - è invece il commento del ministro dell'Economia Giulio Tremonti- che la politica dei cambi non venga decisa in Europa. Nel 2000 l'economia andava bene e l'euro era negativo, nel 2003 l'economia non va bene e l'euro sta in alto. Credo che Newton avrebbe qualche difficoltà nel vedere il nesso causa effetto». Tremonti ha anche detto che l'andamento dell'economia va un pò meno peggio rispetto alle statistiche ufficiali e ha annunciato che è allo studio un piano di rilancio dell'economia europea da attuarsi nel corso del prossimi semestre di presidenza italiana della Ue. A Piazza Affari la Cirio è crollata. Dopo l'exploit di venerdì, il titolo del gruppo romano ha chiuso con un calo del 20% attestandosi a 0,2 euro. In pratica, l'azione ha quasi annullato i guadagni che aveva messo a segno tre giorni fa (+26,6%), all'indomani del via libera del consiglio di amministrazione al piano di conversione dei bond. Secondo gli operatori, il mercato ci ha ripensato e teme che il piano anti-debiti messo a punto dal nuovo management non vada più in porto alla luce anche della reazione fortemente negativa delle associazioni di obbligazionisti.