Sindacati, a Praga alla ricerca di unità
Vertice di Cgil, Cisl e Uil. Si parlerà di pensioni e dell'ipotesi di sciopero a giugno
L'occasione per un chiarimento oltre confine è data dalla presenza di quasi tutti i dirigenti sindacali al Congresso della Confederazione europea dei sindacati, che si svolgerà nella capitale ceca dal 26 al 29 maggio. Non è escluso che la riunione si a preceduta da uno scambio di opinioni a tre tra segretari generali. All'ordine del giorno tutti i temi caldi sul tappeto: le pensioni e la possibilità di uno sciopero generale entro giugno; il confronto con Confindustria sulle politiche di sviluppo e l'eventualità di raggiungere un accordo in vista del Dpef; l'orientamento da tenere sul fronte del rinnovo dei contratti pubblici, per valutare se far seguire allo sciopero dei giorni scorsi un nuovo sciopero. Il primo obiettivo dell'appuntamento di Praga è quello di recuperare i rapporti tra le tre confederazioni dopo l'ennesimo strappo sul contratto dei metalmeccanici (non firmato dalla Cgil) e le aspre polemiche che ne sono seguite, culminate in contestazioni e minacce a Pezzotta e in atti intimidatori a sedi e dirigenti della Cisl. E il clima sempre più pesante attorno al sindacato di via Po ha fatto scattare negli ultimi giorni anche l'allarme terrorismo, con grande preoccupazione dello stesso ministro Pisanu. Per questo dalla riunione delle tre segreterie - spiega Paolo Pirani, segretario confederale della Uil - si attende un «messaggio forte e unitario di condanna» verso gli episodi accaduti; e non si esclude che si possano ipotizzare iniziative comuni con l'obiettivo di «tenere alta la guardia», soprattutto nei luoghi di lavoro. C'è poi la questione delle pensioni. I sindacati hanno già annunciato che se entro l'8 giugno non verranno accolte le loro richieste di modifica della delega previdenziale proclameranno uno sciopero generale per la seconda metà di giugno.