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Stato di agitazione contro i ritardi sul contratto Dirstat, dirigenti all'attacco

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La decisione é stata presa ieri dal sindacato per protestare contro i ritardi del governo e dell'Aran sull'attuazione della legge 145/2002 che ha istituito la nuova qualifica di vice-dirigente. Il sindacato, che conta su circa 7mila iscritti, sollecita il Ministro della Funzione Pubblica, Luigi Mazzella, ed il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, «affinché il primo emetta l'atto d'indirizzo per l'istituzione della separata area contrattuale; ed il secondo preveda già nel prossimo Dpef lo stanziamento di 60 milioni di euro, necessari per la tornata contrattuale del biennio 2004-2005». Considerando che sono 15mila i funzionari destinatari del provvedimento, a ciascuno toccherebbero quindi aumenti dell'ordine di 4mila euro lordi l'anno. La Dirstat ritiene prioritaria la necessità di decentrare le competenze dirigenziali, attribuendo immediatamente la qualifica di vice-dirigente ai legittimi destinatari. La legge, accusa il sindacato, trova però resistenza in alcune forze politiche e nei sindacati confederali che remano contro la sua attuazione per non perdere antichi privilegi. "Come Dirstat abbiamo sottoscritto un patto elettorale nel 2001 con la Cdl - tuona il presidente nazionale, Alessio Fiorillo - Diamo atto al governo di aver mantenuto gli impegni portando in Parlamento la legge. Ma ora occorre emanare subito gli atti d'indirizzo all'Aran, per consentire la rilevazione dei sindacati maggiormente rappresentativi dei funzionari destinatari della qualifica, disciplinare la corrispondente area contrattuale e definire i trattamenti economici spettanti".

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