Fiat delude, rischio bocciatura
«L' incontro con General Motors è stato positivo. I rapporti sono molto buoni». Morchio è anche fiducioso del buon andamento del piano di risanamento, ma in Borsa il titolo precipita e lascia sul terreno il 5,84%. Il motivo è che le agenzie internazionali che tengono sotto ossservazione il debito del Lingotto non sono affatto convinte di come stanno andando le cose. Standars & Poor's parla chiaro: «I risultati del primo trimestre di Fiat ci hanno deluso, ma abbiamo deciso di non modificare per ora il rating del gruppo in attesa del piano industriale che Fiat annuncerà entro giugno e che potrebbe contenere elementi positivi». La modifica del rating, come sostiene Virgin Casin «e' anche legata all'assenza di nuovi sviluppi negativi». All'inizio di marzo S&P ha portato al livello di junk (spazzatura) il rating del credito a lungo termine di Fiat a BB+, mentre ha declassato anche il rating di quello a breve da A3 a B. Non solo le preoccupazioni di S&P, anche un'altra prestigiosa agenzia, Moody's, ha annunciato già la scorsa settimana di aver messo sotto osservazione il rating del debito a lungo di Fiat per un possibile ribasso, dopo averlo tagliato in dicembre a Ba1 a livello junk. Dal piano di risanamento e di rilancio del Lingotto,S&P si aspetta, ad esempio, che il capitale circolante, che nel primo trimestre ha pesato sul cash flow per oltre un miliardo di euro, abbia effetti neutri sul cash flow nell'intero 2003. Infine, per la divisione Auto, che ha accusato un andamento negativo a livello di volumi e prezzi nel gennaio-marzo, S&P si aspetta un miglioramento nel quarto trimestre rispetto all'anno prima. Tornando ai rapporti con Gm, Morchio ha anche annunciato la nuova collaborazione che riguarda il Messico. Dunque vengono mantenute le promesse: durante l'assemblea del 13 maggio, Morchio stesso aveva infatti accennato alla possibilità di estendere anche fuori dall'Europa i rapporti con il colosso americano. Ma non basta, l'ad aggiunge: «Stiamo lavorando perché crediamo al rilancio della Fiat, siamo impegnati nell'elaborazione di un programma dalle linee d'azione molto concrete». E ha aggiunto: «Sono convinto che queste partnership siano parte strutturale della nostra capacità competitiva». E così le fiat Paolio attraverseranno le strade del Messico. Il Lingotto, come accennato sopra, ha firmato un accordo con General Motors Messico per vendere le proprie vetture nel Paese centroamericano a partie dal terzo trimestre di quest'anno. L'intesa prevede che Gm Messico apra un nuovo canale di distribuzione dedicato alla vendita e all'assistenza della gamma Fiat. Inizialmente saranno vendute le versioni due volumi a cinque porte, berlina e weekend della Palio prodotte dalla Fiat Automoveis in Brasile. A regime si prevede di raggiungere un volume di vendite di 20 mila unità circa l'anno. «Fiat Auto - informa lo stesso Lingotto - entra nel mercato messicano utilizzando il know-how e le infrastrutture della Gm Messico, la quale, a sua volta, rafforza e potenzia il proprio portafoglio prodotti con modelli competitivi e di consolidato successo in molti paesi». L' accordo estende il campo delle collaborazioni tra Fiat e General Motors al di fuori del perimetro geografico originario dell' alleanza (l'Europa). L'intesa, afferma la Fiat, "rappresenta un ulteriore segno della volontà delle due aziende di individuare sempre maggiori sinergie e opportunità di attività comuni".