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Condono, verso una proroga e forse si riaprono i termini

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dall'altra una estensione maxi dei termini per il condono che coinvolgerebbe anche il concordato e che sposterebbe le scadenze alla fine di luglio per non accavallarsi con i pagamenti della denuncia dei redditi. Le ipotesi sono sul tappeto e le certezze sono ancora poche. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti non ha ancora esaminato il dossier che i tecnici stanno preparando. La decisione potrebbe però arrivare prestissimo, già stasera. Anche se il provvedimento può essere adottato con un atto amministrativo motivato dalle difficoltà incontrate l'ultimo giorno di versamento per alcuni scioperi, sembra prendere corpo la possibilità del varo di un decreto legge da parte del prossimo Consiglio dei Ministri. Il vice ministro all' Economia Mario Baldassarri e anche dal sottosegretario al Tesoro, Giuseppe Vegas puntano su una decisione per venerdì. Non è esclusa inoltre una riapertura dei termini ma qualsiasi decisione è rinviata in autunno in coincidenza con la discussione parlamentare della Finanziaria 2004. Per la nuova data tutte le ipotesi sono ancora aperte. C'è la mini-riapertura al 30 maggio, senza maggiorazioni, e la maxi-proroga di tipo oneroso. Alcune scelte, però, sembrano avere meno chance di altre. È il caso della richiesta di proroga di una mese, avanzata dai professionisti, per far coincidere il condono con i versamenti del concordato fissati per il 20 giugno. In questo caso, però, diventa alto il rischio di difficoltà e code nei pagamenti perchè la stessa scadenza è la prima per il versamento delle imposte sui redditi Unico 2003. La decisione, ora che il termine è scaduto, non potrà prescindere dalla bontà dei risultati del gettito. Già domani potrebbero arrivare i primi dati. A confermare una stima di incassi tra gli 8 e i 10 miliardi è il consigliere nazionale con la delega alla Fiscalità dei Ragionieri, Paolo Moretti. Secondo lui la riapertura permetterà di centrare i 10 miliardi di euro e chiamerà alla cassa almeno un altro 5% di contribuenti tra persone fisiche, lavoratori autonomi e attività imprenditoriali.

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