Nasce super-popolare. Fusione tra banche
A luglio, quando diventerà efficace l'unione nascerà il settimo gruppo bancario italiano per totali attivi, Banche Popolari Unite. Una super popolare che lascia la dimensione locale e diventa nazionale (assente solo dal Trentino e dalla Sardegna) con una capitalizzazione di Borsa pari al 21 marzo scorso a circa 3,5 miliardi di euro fully diluted ed ex dividendi (3,7 con dividendi), 1.200 sportelli e una quota di mercato del 4,1%. Il gruppo Bpu sarà costituito da una capogruppo cooperativa quotata, da quattro banche rete spa, da una rete di promotori finanziari e da società prodotto operanti nei settori dell'asset management, bancassurance, leasing e investment banking. La nuova superpopolare avrà complessivamente circa 15.400 dipendenti, due milioni e mezzo di clienti, con oltre 41 miliardi di impieghi a clientela, circa 48 miliardi di raccolta diretta e 42 di indiretta. Il primo consiglio di amministrazione di BPU sarà composto da 21 membri con Emilio Zanetti presidente, Giuseppe Vigorelli vicepresidente vicari, Giuseppe Calvi e Mario Boselli anch'essi vicepresidenti e Giampiero Auletta Armenise amministratore delegato. Il piano industriale sarà presentato nel dettaglio a settembre ma nelle linee guida anticipate a marzo in un comunicato tra gli obiettivi era indicato il raggiungimento nel 2006 di un utile netto di 600-700 milioni di euro, un Roe superiore al 16%, un rapporto costi/ricavi del 50% circa e il raggiungimento ed il mantenimento di livelli di solidità patrimoniale superiori ai minimi previsti dai requisiti di vigilanza e con potenziali margini di ulteriore miglioramento.