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Meccanici, il contratto della discordia

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Aumento di 90 euro e una tantum di 220. L'aspettativa sale a 24 mesi

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Un'epilogo scontato e ampiamente annunciato nei mesi scorsi Fiom, Fim e Uilm si erano presentate alle trattative con tre piattaforme separate e con richieste economiche divergenti: 135 euro di aumento chiedevano i metalmeccanici della Fiom, 92 quelli della Fim e 89 euro era la proposta della Uilm. Alla fine Federmeccanica, Fim e Uilm hanno chiuso la lunga maratona contrattuale convergendo su un aumento di 90 euro e una una tantum di 220 euro che si aggiunge ai 10 euro già erogati con l'indennità di vacanza contrattuale. La Fiom, come aveva già preannunciato, non ha firmato, bollando la proposta economica di Federmeccanica come «offensiva». L'aumento di 90 euro previsto dall'accordo separato è così suddiviso: 45 euro il prossimo luglio, 24 euro a febbraio 2004 e 21 euro a dicembre 2004. I restanti 21 euro verranno invece corrisposti a titolo di anticipo del divario fra inflazione programmata e reale che si avrà nel periodo. Anche l'una tantum da 220 euro è suddivisa in due tranche: la prima - 115 euro - verrà corrisposta il prossimo giugno, i restanti 105 euro verranno invece erogati a gennaio. Per quanto riguarda la parte normativa, l'accordo prevede una riforma dell'inquadramento che però verrà discussa da un gruppo paritetico in corso d'opera (entro comunque la scadenza contrattuale del 2006). La riforma dovrebbe entrare in vigore poi con il successivo contratto nazionale (cioè dopo il 2006). Per quanto riguarda la formazione, è stata introdotta la possibilità di utilizzare i permessi anche per seguire il diploma di scuola media superiore e l'accordo prevede anche l'istituzione di enti bilaterali per diffondere le opportunità di formazione per i lavoratori. Nulla di fatto invece sui contratti atipici (la discussione è stata rinviata), mentre sulla malattia è stata prolungata a 24 mesi l'aspettativa non retribuita che si può richiedere alla scadenza del periodo di conservazione del posto per i lavoratori affetti da gravi malattie. In mattinata la Fiom aveva mandato alle strutture territoriali unaa comunicazione in cui si definivano le proposte di Federmeccanica "assolutamente inaccettabili, perché lontanissime dalla piattaforma e dalla stessa difesa del salario contro l'inflazione". E il segretario nazionale in prima persona, Gianni Rinaldini aveva promesso: "Si apre una fase di conflitto e di scontro sociale che sarà lunga e pesante. Nessuno si illuda che la vertenza metalmeccanici si risolva con due scioperi e in una settimana".

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