Meccanici, l'accordo sul contratto slitta La Fiom critica
Il nodo per arrivare a un'intesa che comunque, con tutta probabilità, sarà solo tra Federmeccanica e Fim e Uilm, resta quello del salario, mentre passi avanti sono stati fatti su tutti gli altri temi a esclusione dell'inquadramento. La Fiom ha confermato le sue posizioni contrarie alla proposta della Federmeccanica, considerata «negativa» su tutta la linea. Si va invece verso un rinvio della discussione sui lavori atipici, l'orario e i contratti a termine. L'intesa sul salario si cercherà su una somma da corrispondere oltre ai 68 euro calcolati sulla base dell'inflazione programmata per il 2003-2004 e il divario tra l'aumento programmato e quello reale degli ultimi 18 mesi. La Federmeccanica è pronta a corrispondere questa cifra che non è ancora stata quantificata solo nel gennaio 2005. Fim e Uilm chiedono che la cifra, che comunque dovrebbe avvicinare i 68 euro ai 92 chiesti nella loro piattaforma, scatti già nel corso del primo biennio economico e quindi entro il 2004. Oggi la Federmeccanica dovrebbe presentare i testi e tentare l'affondo per l'accordo. «La trattativa procede come previsto - ha detto il leader della Fiom, Gianni Rinaldini - si profila un contratto che annulla il contratto nazionale e di fatto lo trasforma in un contratto di riserva e non di miglioramento rispetto alla legge». Rinaldini ha affermato che la posizione della Federmeccanica resta di totale chiusura rispetto alla piattaforma della Fiom, e che le dichiarazioni dimostrano che le imprese non hanno alcuna intenzione di accogliere l'appello della Cgil a non fare un'intesa separata. «Il nostro parere - ha spiegato - è assolutamente negativo». Il segretario generale della Fim Giorgio Caprioli ha invece sottolineato che la giornata decisiva sarà oggi, con la presentazione dei testi da parte della Federmeccanica. Sui contratti a termine, i lavori atipici e l'orario la discussione è rinviata, anche se le imprese ribadiscono che in assenza di nuova definizione contrattuale valgono le regole legislative e non c'è ultrattività delle norme contrattuali sulla materia. Accordo di fatto raggiunto, invece, sulla parte riguardante gli enti bilaterali, la formazione, la banca delle ore e il part time. Il numero uno della Uilm, Tonino Regazzi ha detto che vanno verificate le reali disponibilità delle imprese sul salario e sull'inquadramento.